sabato 23 giugno 2007

Costacciaro Convegno sull'eroe dei due mondi

Luce sui garibaldini locali

Costacciaro - Il Comune di Costacciaro ha preso ufficialmente parte alla commemorazione nazionale indetta per celebrare il secondo bicentenario della nascita di Garibaldi, con una conferenza dal titolo "Sogno e segno dell'unità d'Italia a Costacciaro. Da Giuseppe Garibaldi ai Garibaldini Alessio Vergari e Feliciano Bartoletti". Il pubblico discorso è stato tenuto, nella sala San Marco, dai docenti dell'Università di Perugia Mario Tosti, professore ordinario di Storia moderna e presidente dell'Istituto per la Storia dell'Umbria contemporanea e Romano Ugolini,

ordinario di Storia contemporanea e Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, nonché vice presidente dell'Istituto Italiano per la Storia del Risorgimento. Dopo i saluti, portati a nome di tutta l'amministrazione comunale, il Sindaco Rosella Bellucci ha passato la parola ad un'ospite veramente d'eccezione: Vittoria Garibaldi, direttore generale per i beni culturali e paesaggistici dell'Umbria e pronipote dell'eroe dei due mondi. La dottoressa Garibaldi, che ha parlato delle variazioni, nel tempo, del suo rapporto con il grande bisnonno, ha espresso, altresì, il suo pieno plauso alla manifestazione costacciarola (organizzativamente facilitata dall'impegno di Silvana Tommasoni e di Danilo Cianfichi), sostenendo che le iniziative di questo tipo e segno, realizzate dai e nei piccoli centri, assumono sempre un significato speciale: più, intimo, vero e pregnante. Il professor Tosti si è occupato di entrare maggiormente nel vivo del tema Risorgimento, mostrando come e quando sia cambiata la percezione di questo movimento politico, culturale e sociale dietro l'impulso decisivo, recentemente impresso dall'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che ne ha ribadito la funzione fondamentale di momento generativo dell'unità nazionale. L'introduzione storica generale alla figura di Garibaldi è stata, quindi, affidata al professor Romano Ugolini, che ha tenuto desta viva l'attenzione del nutrito uditorio, presentando un Garibaldi, per molti versi, inedito rispetto a quello solitamente proposto (od imposto) dalla storiografia ufficiale. Ne è, così, scaturito il bel ritratto d'un eroe dei due mondi meno guerriero e più pensatore e studioso, un Garibaldi assetato di cultura, arte e storia ed avido d'ogni genere di lettura. Dalla relazione di Ugolini è emerso, inoltre, come Giuseppe Garibaldi sia, in assoluto, il personaggio storico italiano più conosciuto nel mondo, una personalità presente, ed ancora estremamente sentita, nel mito e nella venerazione, seppure differentemente intesi, sia dalle classi popolari sia da quelle borghesi e nobiliari. Una breve relazione finale dell'assessore alla cultura di Costacciaro, sui garibaldini Alessio Vergari e Feliciano Bartoletti, resa possibile in virtù della fondamentale collaborazione di Carlo Vergari e Graziano Gambucci, ha concluso la serata di celebrazioni e di studio, spostando l'obiettivo e rifocalizzando dalla macro-storia generale alla micro-storia particolare.

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