martedì 28 luglio 2009

Costacciaro fra tradizione e si significati simbolici

Cerimonia commossa per la raccolta del grano seminato da Morelli poco prima di morire

Costacciaro (e.p.) - La frazione di Villa Col de' Canali, a quattro mesi dalla morte dell'ex sindaco di Costacciaro, Giuseppe Morelli, prematuramente scomparso il 5 marzo 2009, ha commemorato la sua figura con tono informale ma contenuti fortemente sentiti e condivisi. Il ricordo si è incentrato sul tema del "raccolto di Peppe", vale a dire sulla simbolica mietitura del grano, seminato, dallo stesso Giuseppe Morelli, nell'ottobre 2008. La cerimonia ha avuto inizio la mattina con la funzione religiosa celebrata dal parroco di Costacciaro don Nando Dormi, nella chiesa parrocchiale di Sant'Apollinare di Villa Col de' Canali. Dopo la messa, le oltre centoventi persone convenute a Villa anche dà molto lontano per onorare la memoria di Peppe, hanno, quindi, dato vita ad un toccante pranzo della mietitura. Una grande cesta di vimini ha accolto, poi, tanti mazzi di spighe di grano che sono state prese da ciascuno con gesto simbolico e, insieme, come segno tangibile di colui il quale aveva creduto fermamente nell'utilità del continuo seminare, specie con l'esempio di vita, 1'indiscussa autorevolezza ed il raro carisma, grandi valori morali, civili e di solidarietà umana e sociale. La buona riuscita della commemorazione, sul piano logistico ed organizzativo, si deve, soprattutto, al grande impegno profuso dall'associazione Pro loco, nella persona del suo presidente Gaetano Cianfichi e di Graziano Gambucci. La figura umana, politica e professionale di Peppe è stata, in particolare, pubblicamente ricordata, con un discorso, dall'attuale sindaco di Costacciaro, Rosella Bellucci, che, di Peppe, ha preso in mano, nel 2004, l'ancora ardente testimone, e dall'ex sindaco Alberto Giombetti, compagno di lotte ed amico fraterno di Peppe. Entrambi gli oratori hanno posto l'accento sull'amore di Giuseppe Morelli alla terra ed alla collettività locale, sulla di lui grande onestà e sull'assoluto suo rigore.