Due importanti documenti fanno luce sulle circostanze che portarono al suo innalzamento

Ecco la storia del monumento ai caduti

 

 

Costacciaro - Il monumento ai caduti di Costacciaro, elegante per la sua essenzialità, è costituito da un obelisco, a larga base, poggiante su tre gradini. Completato attorno al 1923, esso era stato realizzato in pregiato marmo di Carrara, e coronato dalla cosiddetta "Stella d'Italia". La memoria funebre, ingentilita da simboliche ornamentazioni bronzee (spada, corone d'alloro), non reca, però, i nomi dei caduti che, secondo le intenzioni di coloro che ne vollero l'erezione, avrebbero dovuto essere incisi "con adornamenti di bronzo". Poco, finora, si sapeva sulle circostanze che condussero al suo innalzamento. Un importante documento però, che è stato recentemente scoperto, da parte dell'autorevole studioso eugubino Fabrizio Cece, durante alcune ricerche, condotte nell' archivio vescovile di Gubbio, getta luce sulla storia del manufatto commemorativo. Si tratta di due lettere, inviate dall'allora sindaco Ronconi a nome del comitato esecutivo, formatosi proprio in vista dell'erezione del monumento ai 61 caduti di Costacciaro nella Grande Guerra 1915‑1918. Il sindaco, a nome dello stesso comitato, inviava così una prima lettera, datata 19 luglio 1923, all'allora vescovo di Gubbio, monsignor Pio Leonardo Navarra, scrivendo che "mancano tuttora al Comitato esecutivo £ 5000 pel pagamento del Monumento, oltre alle spese necessarie all'innalzamento ed inaugurazione, alle cui mancanze si intende provvedere con nuove collette e con una grande lotteria, che verrà estratta il 2 settembre prossimo, Festa del Protettore Beato Tommaso". A questo punto, il sindaco rivolge un'accorata preghiera al vescovo "perché voglia onorare di un suo dono la lotteria medesima". Con una seconda lettera, inviata il 27 agosto 1923, lo stesso sindaco ringrazia il vescovo diocesano per "la gentile offerta che la Signoria Vostra Eccellentissima si è degnata tributare ad incremento dei fondi pel monumento ai caduti nella guerra Italo Austriaca. Il suo nome - prosegue il primo cittadino -  viene registrato nell'albo dei contribuenti a quest'opera di doverosa riconoscenza e gratitudine, e resterà a perenne ricordo di questi cittadini della Sua liberalità".

Euro Puletti