Sabato 22 marzo 2008

Arriva il catasto delle aree distrutte dalle fiamme

Febbraio da record per gli incendi

Costacciaro - Istituito il catasto delle aree percorse dal fuoco a Costacciaro. nel Comune di Costacciaro, l'ultimo mese di febbraio, invece che di freddo e neve, è stato portatore di incendi. La grande siccità invernale, infatti, dovrebbe aver favorito, almeno in via di ipotesi, il ripetersi della millenaria, ma dannosissima, pratica dell'incendio di erbacce e sterpaglie, in attesa che le piogge primaverili vengano a rinnovare la copertura vegetale dei suoli. La pratica dell'incendio tardo-invernale delle cosiddette erbacce, o "malerbe", era, un tempo, perlopiù, legata alla pastorizia ed alla necessità impellente, da parte dei pecorai, di ottenere, in breve tempo, erbe fresche e rigogliose per le loro greggi. Il fuoco che "ripuliva" i terreni dalla vegetazione era anche usato, talvolta, come intervento colturale preparatorie alle arature primaverili. Il Comune di Costacciaro, in recepimento della legge numero 353 del 21 novembre 2000, avente per oggetto la "Istituzione del catasto del censimento delle aree percorse dal fuoco", ha istituito ed elaborato, attraverso il lavoro del responsabile del proprio ufficio tecnico, geometra Fabio Giovannini, e geometra Marilena Morotti, il proprio catasto interno, nel quale sono stati registrati tutti gli incendi che hanno interessato il territorio comunale a partire da cinque anni a questa parte. Negli anni appena trascorsi sono state attraversate dal fuoco le località "Ranchetto", "Coldifòri" e "Caprile", per una superficie complessiva coinvolta dai roghi pari ad un ettaro e mezzo circa di superficie. Dopo essere state individuate e precisamente delimitate, anche con moderni sistemi Gps, nelle aree boschive percorse dal fuoco sarà "vietato il pascolo di qualsiasi specie di bestiame per almeno cinque anni", e proibita "ogni destinazione d'uso diversa da quella in atto prima dell'incendio, fino alla completa ricostituzione del soprassuolo e comunque per un periodo minimo di dieci anni, fatte salve le opere necessarie alla prevenzione e repressione degli incendi boschivi". Il catasto dovrà essere aggiornato annualmente. La legge in oggetto non fa alcuna distinzione tra incendi dolosi e colposi.

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