lunedì 3 dicembre 2007

Costacciaro Già nel 1100 era proprietà della chiesa

Le antiche origini di Col Martino

Costacciaro - Col Martino, nucleo abitato del Comune di Costacciaro, vanta origini antichissime, addirittura antecedenti a quelle del capoluogo di Comune. Come si evince, infatti, dalla "Chartula transactionis, refutationis et concessionis", un documento contenuto nelle "Carte di Fonte Avellana" (C. pierucci e A. Polverari, vol. II, p. 104), e datato 8 settembre1156, Anselmo, vescovo di Foligno, dichiara di aver ricevuto, dai monaci di Fonte Avellana, a saldo del debito da loro contratto col suo predecessore Benedetto, una cospicua somma di danaro "nell'ozio che precedette il pranzo", e a conclusione di questo, consumato nella "Domus Berardelli" di Col Martino. Già dal 1130, Col Martino costituiva una processione fondiaria del monastero di "Sant'Andrea dell'isola di Manfredo". Interessantissima risulta la citazione di questa dimora nobile di Col Martino: la "Domus Berardelli". La forma genitivale del citato toponimo d'insediamento, vale a dire "Berardelli", indicava, con tutta probabilità, l'appartenenza dell'edificio, ma forse anche di parte del territorio di Col Martino stesso, con l'antichissima chiesa di San Giovanni, ad un non meglio precisato proprietario terriero di nome "Berardellus", o da una famiglia di cognome Berardelli. Nel secolo XV, la Domus Berardelli figura tra i vocaboli della "Villa Collis Martini", ricompresa nella curia del "Castrum Collistacciarii". La prestigiosa "domus" di un tempo è ormai, però, scaduta al rango di una semplice casa: "Ca" è, infatti, il suo nuovo appellativo; il nome proprio di persona Berardello, è stato, inoltre, ritoccato in "Belardello". Il vocabolo "Ca Belardelli" è, dunque, il sicuro continuatore del toponimo Domus Berardelli del XII secolo. Oltre all'identità di questo Berardello, ci è anche del tutto ignota quella del probabile proprietario terriero a cui si deve il toponimo Colmartino: Martino, appunto. Quel che è peggio, però, è che non conosciamo più nemmeno l'ubicazione della citata domus, senza alcun dubbio una delle dimore più antiche, assieme alla Badia, delle nostre zone. Essa non può essere, infatti, identificata con il Palazzo Billi, costruito dall'omonima famiglia di Fano, che, probabilmente, non è retrodatabile oltre il secolo XVIII, anche se i suoi fondi sono, senz'altro, ben più antichi. L'unica abitazione d'apparente origine medievale della zona si trova in località "Le Fontane" e si dice essere stata un convento.

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