Per sessanta anni sono state al servizio della gente

Piccole ancelle dal grande cuore

 

 

Costacciaro - Un tributo alle Piccole Ancelle del Sacro Cuore che da alcuni anni non sono più sul territorio. Nel 1929, si assistette, a Costacciaro, all'insediamento di alcune monache della congregazione delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore, il cui fondatore era stato il Venerabile Monsignor Carlo Liviero, allora Vescovo di Città di Castello. Questa grande personalità religiosa presenziò alla cerimonia d'insediamento in loco delle sue monache, ovvero circa 300 suore per 40 case attualmente sparse nel mondo. Nel primo dopoguerra, giunsero a Costacciaro madre Olimpia Sabbatini, di Ostra, nelle Marche, e suor Alessia Castelli, originaria di Force di Ascoli Piceno. Suor Dorotea Belluco, veneta, la più giovane e bella fra tutte, arrivò, invece, a Costacciaro solo nel 1956. Tra il 1969 ed il 1970, suor Dorotea, che ha risieduto a Costacciaro per ben 25 anni, andò a soggiornare nella scuola materna comunale, fatta costruire dai sindaci Nicola Cherubini e Fedele Galli. Direzione, conduzione e gestione di tale importante istituzione vennero affidate alla forte e capace madre Olimpia, ed alle miti e laboriose consorelle Alessia e Dorotea, le quali vi gestirono questo pubblico servizio sociale per circa un ventennio. Suor Dorotea Belluco, tuttavia, lasciò il paese, prima delle altre, tra il 1981 ed il 1982. Il 10 ottobre del 1987, il sindaco professor Giuseppe Morelli comunicò, al consiglio comunale che, con lettera del 18 agosto, la madre superiora generale delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore lo aveva informato della perentoria decisione, assunta dalla congregazione religiosa, di ritirare le monache residenti. Così, malinconicamente, le suore se ne andarono dal paese per non farvi mai più ritorno.

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