Mercoledì 8 giugno 2011

Il nuovo ramo si chiama “Fratelli d’Italia”

Scoperta un’altra meraviglia nella grotta del Monte Cucco

Sigillo - Il 24 maggio scorso, Andrea Scatolini, dalle colonne del suo notiziario online di speleologia “Scintilena” (http://www.scintilena.com/), diramava la notizia d’un risultato esplorativo eccezionale da parte di due squadre di 7 speleologi che, come hanno comunicato gli stessi scopritori Paolo Turrini e Luigi Russo, nel fine settimana tra il 21 ed il 22 maggio, permetteva di raggiungere un nuovo ed insondato fondo dell’ormai sempre più sterminata grotta di Monte Cucco. Il nuovo ramo, esplorato fino al suo termine apparentemente praticabile, si chiama meandro “Fratelli d’Italia” e si trova nella nuova regione esplorativa della grotta di Monte Cucco, significativamente denominata “Cucco Libero”. Come descrivono i due scopritori… “Il meandro, molto lungo e tecnico, si presenta, a tratti, incantevole, vivace ed attivo, poiché l’acqua, scivolando nelle parti strette, non arresta mai il suo canto precipitoso”. Alle 6 del mattino, dopo ben dodici ore d’esplorazione, ci rendiamo subìto conto di essere arrivati al livello di falda. Non c’è aria, che si à persa molto prima sul meandro, ma solo ed unicamente acqua. Siamo, finalmente, al fondo del ramo ‘Fratelli d’Italia’, ad una grandissima profondità, stimata intorno ai meno 890 metri e ad una distanza davvero breve dall’esterno, dove si trova la famosa risorgente carsica di Villa Scirca che, ora, non pare più impossibile poter raggiungere”.

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