mercoledì 2 agosto 2006

Si intravede possibilità della riapertura del quinto ingresso naturale alla grotta del Monte Cucco

I misteri della Buca del Diàntene

Costacciaro - Si apre a circa 1260 m sul livello del mare la misteriosa "Buca del Diàntene", lungo il ripido, e roccioso versante orientale del Monte Cucco. Scoperta nei primi anni Novanta del secolo scorso da Euro Puletti, attuale assessore alla Cultura del Comune di Costacciaro, la cavità fu oggetto di massicci interventi di disostruzione, durati anni, da parte del, gruppo speleologico di Gualdo Tadino. Ora, accanto ad alcuni membri dello stesso gruppo gualdese, interverrà in forze, in un nuovo tentativo di, scavo, il gruppo attivo d'esplorazione e ricerca del Centro Escursionistico Naturalistico e Speleologico di Costacciaro (CENS). Sulla scorta dell'esecuzione di accurati rilievi e precisi calcoli, infatti tale ragguardevole galleria naturale, inclinata a 45°, si svilupperebbe ad una certa distanza dai più vasti "vuoti" ipogei della Grotta di Monte Cucco, ma parrebbe, tuttavia, proprio intenzionata, nel suo faticoso cammino, apertosi, nei millenni, fra gli strati rocciosi di calcare massiccio della montagna, a puntare diritta in direzione sudorientale. Tutto ciò che serve all'allestimento di un cantiere di scavo è stato meticolosamente appron­tato nel corso di preliminari uscite preparatorie: cavi in acciaio, carrucole, secchi, attrezzi atti allo scavo. Tutto quanta è stato, dunque, allestito per il meglio. Tale condotta carsica, che si apre al di sotto dell'ingresso principale della Grotta, ma, più verso sud-est, mostra un accesso davvero considerevole, insinuandosi all'interno, della montagna, in linea, tutto sommato, retta per almeno venti metri, per poi svoltare, d'improvviso, a nord e ridurre, sia pure di poco, le, sue dimensioni. La notevole ampiezza del tunnel sotterraneo dev'essere, tuttavia, attualmente mascherata, per gran parte della sua lunghezza, dall'abbondante mole di riempimenti, come fango, sassi e ghiaia, che intasano le belle pareti, rese lisce, arrotondate e levigate dall'antica, presumibile azione di scorrimento d'intensi flussi ipogei. Il lavoro che attende coloro che lavoreranno alla riapertura di quest'antico ingresso alla grotta è davvero tanto, ma il loro forte entusiasmo farà, sicuramente, apparire assai più leggero.