venerdì 9 marzo 2007

Il sindaco Rosella Bellucci analizza i dati del 2006 che danno ottimismo ai progetti

La rinascita del turismo a Costacciaro

Bilancio con numeri da record. Le strategie per il futuro

Costacciaro - "Oltrepassata la soglia delle novemila presenze con oltre 1.900 arrivi grazie a un'ottima crescita della presenza di stranieri che, mediamente, hanno soggiornato per 6 giorni e mezzo e che rappresentano oggi il 50 per cento del mercato turistico nel nostro comune". Il sindaco di Costacciaro, Rosella Bellucci, commenta soddisfatta i dati della stagione turistica 2006 elaborati dal Servizio Turistico Associato. Elaborazioni realizzate sulla base dei dati comunicati allo stesso da tutte le strutture ricettive alberghiere e extralberghiere del comprensorio. Il dato complessivo rispetto al 2005 mostra un + 10,42% negli arrivi e un + 17,46% nelle presenze con una percentuale di utilizzazione media delle strutture ricettive che è salita dal 13,94% al 15,46%. "Costacciaro, con le sue sei strutture ricettive, tutte extralberghiere e 300 posti letto osserva il sindaco Bellucci ‑, ha visto nel 2006 un flusso turistico diviso a metà tra italiani e stranieri, con una netta prevalenza dei primi nella durata del soggiorno. Inoltre la permanenza media è notevolmente al di sopra del dato regionale che si attesta intorno ai due giorni". Quali le ragioni di questo incremento? Innanzitutto la capacità di offerta delle strutture ricettive esistenti, poi l'esistenza di un 'paniere' capace di soddisfare più motivazioni di vacanza. I turisti che si avvicinano al nostro territorio hanno motivazioni diverse che si combinano tra loro: l'ambiente, strettamente connesso non solo al tematismo del 'luogo di tranquillità nel quale rilassarsi e rigenerarsi', ma anche a quello della pratica dello sport all'aria aperta (deltaplano, trekking eccetera); inoltre luogo dal quale partire per una serie di visite culturali a forte attrattività, non solo Gubbio, Assisi e Perugia ma anche Urbino e Frasassi. Molto apprezzata risulta essere anche la qualità dell'offerta enogastronomica. Le strategie per il futuro? Maggiore sinergia con le strutture ricettive del territorio per dare più visibilità, in particolare sulla rete internet all'offerta. Poi penso a una creazione di una rete vera e propria di percorsi (a piedi, a cavallo, in bici) nella valle del Chiascio con nuova segnaletica e cartografia. E ancora messa a regime di un evento annuale in primavera dedicato alle produzioni agricole ed enogastronomiche di qualità e cosi anche in estate, legato alla storia del castello di Costacciaro nel Ducato di Urbino. Infine sostegno a iniziative per l'offerta di servizi alle strutture ricettive e al turista: accoglienza, guide sul territorio, pacchetti visita.

Guido Giovagnoli