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Ospite un folto gruppo di tour operator arrivati da tutta ItaliMonte Cucco punta sul turismoCostacciaro - È ormai da anni che il Parco del Monte Cucco punta sul turismo per incrementare le possibilità di sviluppo nel proprio territorio. A questo fine, crea frequenti occasioni per valorizzare e far conoscere le opportunità di visita dello stesso. Emblematica a tal proposito l'"educational tour" denominato "Festa d'Autunno", riservato ad un nutrito gruppo di tour operator provenienti da tutta Italia. L'evento è stato organizzato in collaborazione con il Centro Servizi Santo Spirito di Gubbio e le amministrazioni dei Comuni di Scheggia e Pascelupo, Costacciaro, Sigillo e Fossato di Vico. La giornata ha preso avvio, nello scorso week end, dal centro storico di Costacciaro, prodigo di eccellenti opportunità di visita, come il Museo-Laboratorio del Parco del Monte Cucco, la Chiesa di San Francesco recentemente restaurata, l'antico Frantoio dell'olio. A Costacciaro, il gruppo è stato accompagnato nella visita dal dottor Euro Puletti, assessore alla Cultura del Comune, e dal professor Francesco Salvatori, direttore del Centro escursionistico, naturalistico e speleologico. Il sole ha propiziato il successivo percorso lungo la Gola del Torrente Sentino e la vallata del Rio Freddo, con la splendida visuale del Corno del Catria e dell'Eremo di San Girolamo. Particolare interesse ha suscitato la visita guidata all'Abbazia di Sitria, dove il misticismo si declina in eleganti forme architettoniche. Una speciale suggestione ha prodotto nei partecipanti la passeggiata nel folto della faggeta, vicino a Val di Ranco. Dal rifugio "La Valletta", visuale panoramica sulla Valle del Chiascio e dall'area di decollo nord, brivido d'emozione di fronte alle spericolate esibizioni dei deltaplani in volo. Finale d'eccellenza al centro medievale di Fossato di Vico, con passeggiata lungo le "Rughe", visita al "lavatoio" e concerto nella Chiesa di San Pietro, tenuto dalla Corale fossatana di Santa Cecilia e dalla banda musicale di Scheggia. Allegre suggestioni campagnole sono state, infine, evocate da un gruppo di abili cantori sigillani, accompagnati dal suono delle fisarmoniche. II Parco del Cucco, tuttavia, non consente soltanto percorsi di visita naturalistici, sportivi, artistici, culturali e folkloristici, ma, anche, gastronomici. È ciò che si è voluto dimostrare agli ospiti, con vari, significativi, saggi della cucina locale. I prodotti tipici del territorio, come il farro, le cicerchie, le lenticchie, il formaggio pecorino di fossa, il miele, il tartufo, i funghi, sapientemente elaborati da cuochi locali, sono stati degustati dai partecipanti all'evento ed hanno ricevuto un notevole apprezzamento. Ora tocca ai tour operator: si tratta di dar seguito ai buoni propositi e di concretizzare le aspettative, offrendo sul mercato "pacchetti turistici" del Parco del Monte Cucco, specificatamente mirati ai diversi target di visitatori.
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