martedì 15 maggio 2007

Ricerche da antichi archivi

CostacciaroNell'anno 2006, il ricercatore d'archivio eugubino Fabrizio Cece; nel corso d'una sua accurata ricerca storico-documentaria su Costacciaro, ha, fra le molte altre cose, scoperto che tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600, Pirro Ottoni, ultimo signore di Matelica, possedeva una casa e proprietà terriere a Costacciaro. Il 2 gennaio 1591, tale abitazione risultava essere situata vicino ai beni immobiliari del duca d'Urbino, la via pubblica e le proprietà di Ettore e Leone "de Amicis" (cfr. Sasg, fondo notarile, prot. 921, c. 1r). Alcune possessioni fondiarie di Pirro Ottoni, invece, si trovavano in vocabolo "Propezoneca", vale a dire nella villa di San Donato, che corrisponde all'attuale Caprile. Tali beni fondiari erano ubicati "in cima e al lato le proprietà di Alfonso Frontoni, e sull'altro lato la strada vicinale, ai piedi ser Guidone Calamari e altri lati". Tali terre vengono alienate da Pirro Ottoni che "vende a donna Armilea, erede del fu sèr Pompilio Longhi di Costacciaro, un pezzo di terra vineato". Il 12 agosto 1596, Pirro Ottoni risultava avere un figlio per nome "Aranettum" mentre il 14 agosto 1601, lo stesso Ottoni ed il medesimo figlio Ranetto, che apparivano abitare a Costacciaro comperavano un pezzo di terra da Lucrezia Carboni, "sorella ed erede del fu Lodovico Carboni", grande umanista d'origine costacciarola. Resta da capire perché l'illustre signore Pirro Ottoni curasse così rilevanti interessi a Costacciaro, vale a dire quali legami, d'amicizia e d'interesse, politico ed economico, avesse precedentemente intrattenuto o con ragguardevoli personaggi costacciaroli o con lo stesso duca d'Urbino, anch'egli possessore di terre e case a Costacciaro.

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