mercoledì 11 aprile 2007

Sigillo, obiettivo su "Casimeo"

Sigillo - Tra Sigillo e Gubbio, in località Torre dell’Olmo, sorge, a 650 metri di quota, su di uno sprone arenaceo, aggettante sul versante idrografico destro del fiume Chiascio, l’interessante casolare di “Casimeo” il cui nome, composto da un legamento genitivale, vuol dire ‘casa di proprietà di Meo’. Il casale è stato salvato dalla distruzione, che ha, invece, coinvolto la quasi totalità delle case coloniche delle colline eugubine. Se il salvataggio è avvenuto, però, questo “miracolo” va interamente attribuito all’interessamento e agli sforzi di Franco Chianelli, il quale, in seguito alla prematura morte del proprio figliolo Daniele, decise di creare la “fondazione Daniele Chianelli”, che persegue il nobile fine di curare la leucemia ed i tumori dei bambini. Dove dimoravano i contadini, oggi sorge un funzionale agriturismo, denominato “Villa Dama” nel quale, immersi in un ambiente intrigante e confortevole, si possono respirare le atmosfere particolari ed assaporare i gusti caratteristici d’una sana ed antica ristorazione, essenzialmente basata su prodotti tipici, genuini e biologici.

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