Iniziative in onore della Madonna delle Grazie in un luogo di culto dalla storia particolare

Tre giorni di festa al santuario di Costa San Savino

 

 

Costacciaro - Sono stati fissati per i giorni 10, 11, e 12 settembre i festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie che si terranno a Costa San Savino presso il santuario mariano. Il santuario sorge a 612 metri sul livello del mare nel Comune di Costacciaro e fu costruito, tra la prima e la seconda metà del XIX secolo, mentre reggevano la Chiesa di Gubbio i vescovi Vincenzo Massi e Innocenzo Sannibale. L'edificio inglobò, al suo interno, una "Maestà", cioè un'edicola mariana; che custodiva una bella e miracolosa immagine rinascimentale della Vergine col Bambino. I miracoli, già iniziati da gran tempo, continuarono anche durante l'edificazione stessa del luogo sacro. Poiché ai muratori mancava l'acqua per fare la calce e volevano, per questo, abbandonare il cantiere, la Madonna fece zampillare, dalla viva roccia, una fresca, gorgogliante e copiosa sorgente, che, a tutt'oggi, viene raccolta nella vasca d'una locale fontanella. Di moltissimi altri prodigi furono oggetto e testimoni, nel tempo, i devoti della Madonna della Costa, portenti attestati anche dai numerosissimi exvoto, esposti all'interno della chiesa. Una mamma, un giorno, trovandosi senza una goccia di latte per placare la sete del proprio figlioletto, invocando la Madonna delle Grazie, prese un poco di scialbo dal muro della chiesa, lo mise in un bicchiere, é lo mescolò con dell'acqua di fonte. Ella lo bevve, quindi, d'un sorso, e, immediatamente, le ritornò il latte: Ad un malato terminale di Cagli, il quale non credeva assolutamente alla miracolosità dell'acqua del Santuario mariano, una sua parente, che abitava a Coldagelli di Costacciaro, decise, un giorno, di recargli un poco di quell'acqua. Scordatasi, però, di attingerla a quella fonte prodigiosa, la raccolse, invocando sempre l'intervento della Madonna della Costa, in un'altra fontana. Ebbene, incredibile a dirsi, la gran fede della donna riuscì, lo stesso, ad ottenere la guarigione dell'uomo miscredente. Una monaca del monastero di San Benedetto in Gubbio, la quale da decenni, non era più capace di spostarsi, se non con l'aiuto costante delle consorelle, invitata dal Vescovo di Gubbio, Innocenzo Sannibale, ad impetrare una grazia dalla stessa Madonna, fu, da Costei, del tutto sanata, essendo testimone del fatto sovrannaturale lo stesso Presule eugubino, il quale consacrò il luogo di culto mariano e stabilì la sua festa nel mese di maggio. La festività del santuario è, oggi, fissata per la seconda domenica di settembre, in occasione della ricorrenza liturgica del Santissimo Nome di Maria.

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