Scoperta dal Cens

Trovato un raro anfibio

 

 

Costacciaro - I membri del Cens (Centro escursionistico, naturalistico e speleologico) di Costacciaro, nel corso di due esplorazioni alla "Buca del Diavolo" del Monte di San Girolamo di Gubbio, hanno rilevato l'esistenza di un raro anfibio, esclusivo della penisola italiana, la cui presenza non era mai stata, in precedenza, segnalata nella zona. L’eccezionalità di tale scoperta risiede, soprattutto, nel fatto che l'animale è stato reperito all'interno di una cavità carsica, cioè al di fuori del suo habitat naturale, costituito da boschi attraversati dai ruscelli. Oltre alla Salamandrina dagli occhiali, sono stati osservati numerosi esemplari di Geotritone (Speleomantes italicus), un anfibio, questo, dalle spiccate abitudini cavernicole, anch'esso endemico dell'Italia. Ridiscesa, dopo oltre 20 anni, in seguito alla difficile e laboriosa individuazione dell'imbocco, la maggiore voragine dei Monti di Gubbio (la cui profondità si aggira sui 50 metri) ha, inoltre, regalato agli speleologi del Cens una nuova, possibile prosecuzione sul fondo. I Monti di Gubbio ospitano, tuttavia, anche altre specie faunistiche piuttosto inconsuete, come la Luscengola (Chalcides chalcides), un rettile innocuo, con resti di arti atrofizzati, che vive, ad esempio, sulle praterie montane tra il Monte Ingino e quello di San Girolamo.

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