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martedì 6 febbraio 2007 | ||
Ricordato il rastrellamento del marzo '44 Un presidio antifascista Costacciaro - Il comune di Costacciaro ha indetto nei giorni scorsi una cerimonia tesa a ricordare il rastrellamento eseguito dalle truppe tedesche, il 27 marzo del 1944, nel territorio di Costacciaro. Ruggero Lupini, primo sindaco di Costacciaro nel 1944, espone alcune osservazioni: "Quando, nel dicembre 1943, fu nominato a Perugia il prefetto Rocchi, constatato che Costacciaro era profondamente antifascista (si presentarono solo in due per Salò), mise un presidio militare repubblichino, militarizzando la villa del notaio Luigi Bartoletti. Ciò avvenne anche allo scopo di ostacolare la banda partigiana di Burano. Infatti, questa aveva molta influenza sulla zona e, con l'aiuto essenziale dei partigiani di Costacciaro, organizzò un attacco militare, il 13 marzo del '44 contro questo presidio. L'attacco riscosse pieno successo, il presidio fu distrutto, e mai più ricostituito, con due morti e tre prigionieri. I tedeschi considerarono quest'assalto come un episodio di guerra e non eseguirono decimazioni, ma solo il rastrellamento per cercare renitenti. Trovarono tre ebrei e li fucilarono e ci furono altre vittime".
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