venerdì 7 aprile 2006

Pomeriggio sulle tracce dei templari, conferenza sulla cucina umbra di montagna e degustazioni

Una domenica tra cultura, arte ed enogastronomia

Costacciaro - Tutto è ormai pronto per l'iniziativa di domenica che si terrà a Costacciaro nell'ambito della Settimana della Cultura. L'appuntamento è per le ore 16 nella chiesa di San Francesco, in corso Mazzini, per la visita guidata gratuita, con una particolare attenzione alle tracce templari esistenti all'interno. In questi ultimi anni, infatti, nella duecentesca chiesa di San Francesco, sono state riportate alla luce una serie di testimonianze storico-artistiche d'assoluto rilievo. Fra le molte, che potrebbero essere qui elencate, merita una speciale menzione il rinvenimento di tre croci, d'apparente tipologia templare. I Templari, cavalieri e monaci insieme, adottarono quale simbolo una croce greca con i bracci che vanno progressivamente allargandosi verso le estremità. Due delle tre croci rinvenute a Costacciaro figurano incise su piccole lapidi, poste, l'una di fronte all'altra, all'inizio dei due lati interni della navata centrale. Le croci, greche e patenti, sono accompagnate dal simbolo di una "rosetta", ovverosia d'un fiore a sei petali, inscritto in un cerchio, e perfettamente confrontabile con quelli incisi sul lapideo portale d'ingresso alla chiesa perugina di San Bevignate, che è uno dei più importanti edifici europei dei Templari. Una terza croce, d'apparente tipologia templare è stata recentemente scoperta in un luogo celato del muro interno della navata di destra. Al di sotto delle prime due croci, campeggiano l'araldico simbolo del "rastrello", o "lambello", e del cosiddetto "giglio fiorentino", nonché due brevi e contratte epigrafi in caratteri gotici. Si sta ora lavorando alla loro interpretazione, cercando, nel contempo, di capire quali legami potessero eventualmente unire, all'epoca, i Templari alla "chiesa madre" di Costacciaro. Questa doveva essere infatti, in origine, non una chiesa francescana, bensì un'abbazia benedettina, sotto il titolo dei santi Pietro e Tommaso, molto simile, per forma e dimensioni, alla romualdina Santa Maria Assunta di Sitria. Il programma prevede anche un incontro con il prof. Ivo Picchiarelli sul tema del paesaggio agrario e della cucina nell'Umbria montagna. Al termine, intorno alle ore 18, si potranno degustare i migliori prodotti eno‑grastronomici del territorio, offerti da aziende locali. Hanno fornito la loro adesione all'iniziativa, l'azienda agricola biologica "I Piani" e l'azienda agricola biologica " I Trebbi", con le loro produzioni di ceci, cicerchia e farro; il panificio e la pizzeria Palluconi, con i tipici dolci pasquali e la torta al formaggio; la macelleria Torzoni, con i salumi; il caseificio Facchini, con i formaggi. Tra un assaggio e l'altro si potrà visitare l'Antico Frantoio dell'olio nel quale sarà allestita, grazie alla collaborazione dell'Associazione "Radici" di Fossato di Vico, una mostra di attrezzi d'epoca del mondo contadino locale. La manifestazione, che conta sul prezioso apporto dell'associazione Pro Loco e della Parrocchia di San Marco, sarà un'occasione per godere di un pomeriggio dal giusto connubio tra cultura, arte ed enogastronomia.