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Numero 12 giovedì 1 luglio 2010 |
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RIEVOCAZIONE Dal 2 al 4 luglio L’Aquila al Cucco Romani e Celti si sfidano Assalto a Pian delle Macinare
Magari un giorno è stato proprio così. Un salto nel passato, quello dell’antica Roma padrona del mondo, è quello pensato dall’Università degli Uomini originari di Costacciaro per il prossimo weekend. Dal 2 al 4 luglio, infatti, Pian delle Macinare sarà lo scenario di L’Aquila di Roma, l'evento di rievocazione storica che prevede l'allestimento di un accampamento di legionari romani della Legio X Gemina pfd dell'associazione culturale S.P.Q.R. di Roma. Un gruppo decisamente ferrato in materia, visto che collabora continuamente con la trasmissione Ulisse di Alberto Angela nella ricostruzione della Roma del I secolo. Oltre a questo, poi, ci saranno 3 accampamenti di guerrieri celti, gli Utis bedo, i Lupi neri e ilClan del lupo e della civetta. Gli accampamenti saranno visitabili per tutto il venerdì pomeriggio, il sabato e la domenica fino alle 18 quando terminerà l'evento. All'interno degli accampamenti, i visitatori potranno osservare le attività tipiche dei legionari romani e dei guerrieri celti, conversare direttamente coi rievocatori chiedendo curiosità e notizie storiche, osservare il museo del legionario romano con l'intero equipaggiamento del soldato e provare a indossare i vari elementi. I legionari disporranno sul campo anche 3 macchine da guerra romane, ricostruite basandosi su fonti storiche e perfettamente funzionanti: lo scorpio, la ballista palintona e l'onager. Nel campo dei celti, inoltre, si potrà osservare il bancone dell'erborista e parlare coi celti dell'impiego delle varie erbe medicinali, coi componenti dei gruppi della loro vita e con le donne della figura femminile nel loro mondo. Sabato pomeriggio sarà rievocato uno scontro militare tra romani e celti in campo aperto, mentre domenica pomeriggio a essere simulata sarà un'imboscata dei Celti contro una colonna Romana in marcia. I gruppi coinvolti sono esperti nei loro campi rievocativi: i Celti collaborano ad allestimenti e rievocazioni storiche del periodo e l'associazione culturale S.P.Q.R. fa parte del Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche e collabora con le maggiori tv del mondo nella realizzazione di documentari sulla Roma Imperiale del I secolo. Per informazioni: 377-2513091 LA QUESTIONE Gli esperti escludono la coesistenza Gambero e granchio nessuna convivenza Secondo la tradizione di Villa Scirca, il gambero e il granchio di fiume avrebbero convissuto, per decenni, nei corsi d'acqua lungo il Pian de la Scirca, la piana ai piedi del versante occidentale di Monte Cucco. Gambero e granchio avrebbero coesistito (come conferma l'esperto conoscitore del territorio Guerriero Simonetti di Scirca) negli stessi tratti del fossetto del pantano Simonetti, del fosso del Gambero, del fossetto della Fontanella e del medio corso del torrente Scirca, specie in località Le Scirche. Tuttavia, mentre il gambero di fiume sembra, oramai, irrimediabilmente estinto, resiste, il granchio che ha, addirittura e da decenni, colonizzato anche laghetti agricoli, come il pantano Simonetti e la diga Manfroni. Le testimonianze orali sono state sottoposte a due esperti degli invertebrati in generale e dei crostacei in particolare. La dottoressa Elena Tricarico, del dipartimento di Biologia evoluzionistica dell'Università di Firenze, ha precisato che “il gambero di fiume tipico della penisola italiana è scientificamente chiamato Austropotamobius pallipes complex. Questa è una specie minacciata d'estinzione e l'alloctono gambero rosso americano, ben più vorace e adattabile ai cambiamenti ambientali, può essere una delle cause della sua rarefazione: oggi, in Italia, non sono state ritrovate insieme in natura. Austropotamobius e Potamon possono anche occupare gli stessi ambienti, ma generalmente, se vivono nel medesimo corso d'acqua, il granchio si trova a valle e il gambero a monte. Secondo studi condotti dal nostro gruppo di ricerca, infatti, i gamberi perdono nella competizione diretta con i granchi”. Secondo un altro esperto in materia, Enzo Goretti, invertebratologo all'Università di Perugia, "la coesistenza di granchio e gambero risulta finora sconosciuta in letteratura scientifica. Putroppo, quanto affermato da dati storici, almeno rispetto ai nostri sopralluoghi, come quelli condotti nel torrente Scirca, non trova alcun riscontro". Euro Puletti APPUNTAMENTO In differita a Pian delle Macinare La santa messa in Cattedrale Della Grotta... Chissà che acustica. Oltre al parroco di Costacciaro don Nando Dormi, a celebrare la santa messa nella Grotta del Monte Cucco ci saranno anche il vescovo di Gubbio Mario Ceccobelli e l’emeritoPietro Bottaccioli. Domenica 11 luglio, alle 11, a ospitare la celebrazione sarà la Sala della cattedrale all’interno della grotta, nel giorno e in omaggio, di san Benedetto da Norcia, proclamato protettore degli speleologi da papa Paolo VI nel 1968. E di certo non mancheranno, in tuta o con l’abito della festa. Ad animare la santa messa ci saranno il coro femminile di Costacciaro e l’organo di Umberto Ugoberti, con musiche dirette e composte da Massimo Bartoletti. A Pian delle Macinare, poi, un maxischermo, dalle 16,30, riproporrà la celebrazione. A organizzare l’evento, il Comune di Costacciaro, la Comunità montana, l’ente Parco, l’Università degli Uomini Originari di Costacciaro, la parrocchia di San Marco evangelista di Costacciaro e la chiesa di Gubbio. La prenotazione è obbligatoria entro l’8 luglio e può essere fatta all’Infopoint della Grotta al numero 075-9171046. PREMIO A Martina e Alice la borsa di studio Per studio e impegno sociale Nel nome di Giulia Spigarelli Martina Spigarelli per la scuola primaria (dal plesso di Sigillo) e Alice Andrea Chinaia per la scuola secondaria di primo grado (dal plesso di Costacciaro). Sono le vincitrici della borsa di studio intitolata alla memoria di Giulia Spigarelli, la ragazza sigillana studentessa dell'istituto comprensivo di Sigillo scomparsa quattro anni fa. L'istituto scolastico e i genitori di Giulia sono i promotori di questa quarta edizione, finanziata dai Comuni di Costacciaro e Fossato di Vico, dalla Comunità montana, dall'Università degli Uomini Originari di Costacciaro, oltre che dalla famiglia Spigarelli. Nella scuola primaria di Sigillo, ogni vincitrice ha ricevuto un premio di cinquecento euro e una targa consegnata dagli assessori alla Scuola dei due comuni finanziatori. La professoressa Carla Gambucci, coordinatrice dei lavori della commissione e il dirigente scolastico Dennis Luigi Censi si sono congratulati con gli studenti che hanno partecipato al concorso, tutti vincitori per essere stati selezionati per la borsa di studio e hanno consegnato loro il diploma di merito. Nel corso della partecipata cerimonia, si sono ricordati l’umanità e l'amore per la scuola di Giulia, le stesse doti che devono caratterizzare gli ammessi al concorso: sedici in questa edizione. La borsa di studio Spigarelli è divenuta, così, un motivo per incoraggiare allo studio, all'educazione e all'impegno sociale e, nello stesso tempo, alla gioia di vivere, di capire la realtà e di farne parte attiva
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