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Numero 012 giovedì 5 novembre 2009 |
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L'INTERVISTA Da maggio a ottobre 1700 visite. Il bilancio con il sindaco Rosella Bellucci "Funziona la proposta grotta del Cucco" Dal 1 ° maggio ai nostri giorni: quasi 1700 visitatori (il picco ad agosto), per la grotta di Monte Cucco, un dato soddisfacente per il sindaco Rosella Bellucci: "Soprattutto se si guarda all'alta percentuale rappresentata da quelli provenienti da fuori regione (48.20%) a significare che la capacità di attrazione della grotta è concreta. Un grotta più in generale vista dal visitatore come elemento di avventura". Grotta che fu presentata a febbraio alla Bit di Milano, inaugurata ad aprile e aperta a maggio. "Abbiamo lavorato con profitto dal punto di vista organizzativo facendo leva da un lato su un infopoint attivo con persone del territorio abili nel fornire informazioni e dall'altro con un gruppo di guide e accompagnatori, anche loro locali, che anno ben operato. Una conferma che abbiamo risorse umane preparate e da impegnare per fornire i giusti servizi al turista. E' stato gradito dall'utenza il pacchetto completo garantito da una navetta che ha portato i visitatori in quota per poi riportarli a valle dopo il tour, un servizio a360 gradi apprezzato". Rimanendo in tema di dati il 5.30% delle visite portano la firma estera. Il resto, detto già degli extra regione, arriva dall'Umbria. Da considerare anche le visite didattiche per le scuole e le manifestazioni legate alla gratuità (grotte in musica per fare un esempio) che hanno ampliato il numero di utenti. Se la grotta ha detto che la proposta è valida, dove occorre lavorare in prospettiva? "Innanzitutto ha spiegato il sindaco ‑ sul lato della promozione turistica e in questo confidiamo nel supporto elle Apt regionali. Ma non dimentico un altro aspetto chiave, l'esigenza di un migliore coordinamento nel territorio, una sinergia completa con le strutture ricettive che si facciano promotrici nel proporre il pacchetto grotta. Faccio riferimento, in particolare, a quelle localizzate nell'eugubino‑gualdese e nel fabrianese". Proprio negli ultimi fine settimana di ottobre una conferma della validità della proposta turistica rappresentata alla grotta e non solo, è arrivata da tre adventure tour operator: "Li abbiamo ospitati per avere un'impressione da esperti: abbiamo proposto il pacchetto Parco della Scoperta caratterizzato da quattro elementi, sopra la terra con riferimento all'attività di volo libero, sulla terra (visite ad esempio a borghi storici), sotto la terra (la grotta) e l'ultimo elemento rappresentato dai prodotti tipici. La risposta è stata ampiamente positiva, il pacchetto funziona. Ora occorre lavorarci sodo auspicando un supporto significativo anche dei privati". Guido Giovagnoli
LA MANIFESTAZIONE Sabato 14 e domenica 15 novembre sfida tra paese e frazioni Dopo anni ritorna la Corsa delle Botti Dopo quindici anni, torna a Costacciaro la caratteristica Corsa delle Botti. Creata nel 1991 da Arcangelo Torcolini, la festa fu interrotta solo tre anni dopo, causa le numerose vicende violente tra le due squadre: Costacciaro paese e frazioni. II gruppo promotore dell'edizione 2009 è quello del gruppo informale CDF. Composto da ragazzi tra i 15 e 20 anni, il gruppo ha partecipato al bando regionale "Largo ai giovani" promosso dall'ambito territoriale numero 7, ottenendo buona parte del finanziamento per la realizzazione della corsa. La manifestazione prende il via sabato 14 novembre alle 21 con la festa all'Hostaria de la Rocca (Villa col de' Canali). Domenica 15 alle 14.30 ritrovo all'Hostaria di appartenenza, alle 15.30 l'inizio della sfilata in costume, alle 16 la benedizione delle botti e l'inizio corsa, seguiranno premiazione, apertura Hostaria de la Porta (Costacciaro) e cena a base di prodotti tipici. Rispetto alle prime edizioni della corsa, si avranno diversi cambiamenti. Tra gli altri, come simbolo di unione tra le due squadre, la sfilata subirà dei cambiamenti a partire dalla totale divisione tra i due gruppi, che in quest'edizione sarà quasi assente. Parteciperanno poi le Tamburine di Scheggia, come segno di gemellaggio tra la Corsa delle gotti di Costacciarò e quelle delle Bighe di Scheggia: due feste nate nello stesso anno su idea della stessa persona. Guido Giovagnoli |