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Anno 1° numero 7 maggio 2002 |
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Una grande novità per le relazioni e la solidarietà Duecento milioni per il centro sociale |
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Di Guido Giovagnoli |
Centro sociale di Costacciaro |
E’ stata ufficializzata l’imminente realizzazione di un centro sociale nel comune di Costacciaro. Doveroso di un passo indietro, quando a seguito degli eventi sismici del settembre del 1997, si attivò un comitato tra Confindustria e Sindacati Confederali per la realizzazione di interventi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Sulla scia il comune di Costacciaro elaborò e propose un progetto di ristrutturazione di un immobile di proprietà comunale da destinare a sede di un centro sociale. <<La proposta venne accettata – riferisce Rosella Bellucci, assessore alle politiche sociali e associazionismo dell’ente – ed oggi oltre alle risorse del bilancio comunale, si può contare di un contributo pari a duecento milioni delle vecchie lire per la ristrutturazione dei piani superiori, esattamente il primo e il secondo, dove si realizzerà il centro sociale. A piano terra verrà presto inaugurato il centro di salute. Tutto questo in Piazza Garibaldi>>. Non ci sono soltanto i lavori che interessano l’edificio ma altre novità si profilano all’orizzonte? <<Nei prossimi mesi si lavorerà per giungere alla costituzione di un’associazione che abbia, come principali protagonisti, ma non esclusivi, i cittadini più maturi di Costacciaro e delle sue frazioni (il 34% circa dei residenti ha più di 60 anni), con esperienze e capacità da condividere con gli altri, per le concretizzazione di iniziative a vantaggio dell’intera collettività, senza finalità di lucro, nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati>>. Come si evolverà l’attività del centro sociale? <<Potrà contare sulla disponibilità di spazi autogestiti e nel contempo potrà offrire occasioni per relazioni interpersonali e di solidarietà, ai fini della prevenzione dell’isolamento e per favorire l’impegno e il coinvolgimento dei cittadini in iniziative a carattere sociale, culturale e ricreativo>>. Un progetto dall’alto contenuto sociale mosso da una profonda sensibilità. Quali sono i primi passi per presentarlo? |
<<Premesso che il centro sociale sarà luogo di ritrovo, di partecipazione, di discussione e soprattutto di proposta e concretizzazione di progetti a vantaggio di tutti, cercheremo inizialmente di informare e coinvolgere i cittadini in questa iniziativa attraverso dibattiti e assemblee. A tale fine nelle scorse settimane l’Amministrazione Comunale ha avuto un incontro con il presidente del Coordinamento regionale umbro dei centri sociali anziani, allo scopo di allacciare relazioni e avere supporto da chi, ormai da anni, si occupa di questo particolare tipo di associazionismo>>. <<Nello stesso incontro – prosegue Rosella Bellucci – il presidente si è detto disponibile a partecipare ad un’assemblea pubblica per spiegare finalità e procedure per la costituzione del centro sociale di Costacciaro. Inoltre anche i sindacati dei pensionati, ai quali molti cittadini fanno riferimento per vari servizi, sono stati informati dell’iniziativa e si sono detti disponibili a promuoverla verso i loro associati>>. Si può dire rinnovata la cultura dell’associazionismo che nel comune vanta una certa tradizione sia nel campo sportivo che sociale? <<Senza dubbio nonostante periodi alterni di impegno e disimpegno. Comunque oggi accanto alla sezione comunale AVIS, ai comitati parrocchiali, ha ripreso con vigore la propria attività l’Associazione Pro Costacciaro coinvolgendo nelle proprie attività nel 2001 oltre 70 associati, cittadini che volontariamente mettono a disposizione le proprie capacità e il proprio tempo in iniziative culturali e di promozione delle tradizioni e delle specificità del nostro territorio. Non partiamo quindi dal nulla, né si intende sostituire le associazioni e le realtà già esistenti, ma ci si propone piuttosto di integrarle, guardando con maggiore attenzione ad una fascia di popolazione che può avere ancora molto da dire e da offrire>>.
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