Anno V° numero 165 ottobre 2006

 

 

COSTACCIARO  GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO: SI E' DISCUSSO DI PARCO ED EFFETTUATO ESCURSIONI

Grotte, ora collegamenti centri storici-ingresso

di Sara Paparelli

 

Umbria, un patrimonio venuto da lontano. Questo lo slogan scelto per l'edizione 2006 delle giornate europee del patrimonio, occasione per i cittadini di riappropriarsi dei loro beni culturali. Così nel weekend del 24 settembre abbiamo assistito nelle nostre città a eventi volti a valorizzarli. Per quanto riguarda il nostro territorio i protagonisti non potevano che essere il Parco e le grotte del Monte Cucco. Una conferenza a tema con relativa visita guidata al Museo laboratorio del Parco, alla sala San Marco a Costacciaro, ha aperto la manifestazione sabato 23, cui ha fatto seguito, la domenica, la visita all'opera di presa della sorgente Scirca, l'escursione alla buca di faggeto tondo e alla grotta di Sant'Agnese, tutto promosso e organizzato dal Comune. Il titolo della conferenza era emblematico: “Grotta di Monte Cucco: un patrimonio tra natura e cultura”. Le relazioni che vertevano sulla storia delle visite esplorative sono state discusse dall'assessore alla cultura Euro Puletti, dal direttore del Cens Francesco Salvatori e dal docente dell'università di Urbino Marco Menichetti. Nel pomeriggio, il tema della conferenza era la valorizzazione della grotta, il bilancio di ciò che è stato fatto e di ciò che resta da compiere. Intervenuti, in merito, il sindaco di Costacciaro Rosella Bellucci, il presidente del patto territoriale dell'Appennino centrale Roberto Rossi, il presidente della comunità montana Alto Chiascio Catia Mariani, il presidente del Parco Giuseppe Morelli e l'assessore alla protezione ambientale e parchi della Provincia Sauro Cristofani. Il sindaco Bellucci ha sottolineato come il progetto di valorizzazione della grotta di Monte Cucco sia un elemento centrale nelle politiche di valorizzazione turistico‑ambientale­culturali del Parco e del territorio dell'Alto Chiascio e come questo porti in dote all'intera regione dell'Umbria un progetto che può avere valenze significative per un'occupazione a vasto raggio e che può allacciarsi anche a regioni limitrofe. "Resta la necessità ‑ afferma il sindaco ‑ di collegare l'impianto d'illuminazione interna delle grotte all'energia elettrica; di creare un sistema di collegamento tra i centri storici e Pian de le Macinare e Pian di Monte che consenta ai visitatori di raggiungere facilmente in quota gli ingressi, ma che vada anche a favore del turismo nei centri storici stessi; quindi c'è la necessità di promuovere eventi il cui oggetto sia la grotta e di instaurare rapporti solidi con l'area del Catria". Su questo tema si sono poi confrontati i relatori a partire da Roberto Rossi, evidenziando che le grotte non devono richiamare un turismo di massa, ma di appassionati, didattitico e scientifico. "Su questo filone ‑ prosegue il presidente del patto territoriale ‑ si deve insistere attra­verso iniziative di promozione a livello europeo volte a valorizzare le grotte di Monte Cucco all'interno delle bellezze delle regioni limitrofe e con loro collaborare". Concorde la presidente della comunità montana Catia Mariani con il sindaco Bellucci rispetto alle migliorie che restano da compiere all'interno delle grotte senza alterare la naturalità dei luoghi, a favore di una maggiore spettacolarità e fruizione delle stesse. all'interno delle bellezze delle regioni limitrofe e con loro collaborare". Concorde la presidente della comunità montana Catia Mariani con il sindaco Bellucci rispetto alle migliorie che restano da compiere all'interno delle grotte senza alterare la naturalità dei luoghi, a favore di una maggiore spettacolarità e fruizione delle stesse.