Anno V° numero 137 febbraio 2006

 

COSTACCIARO INTERVISTA Antonio Bicchielli assessore ai lavori pubblici

“I miei impegni? Acquedotto, museo e illuminazione”

di Luca Mercadini

Tutela ambientale, qualità della vita e sviluppo equo‑sostenibile attraverso il completamento e la realizzazione di importanti opere pubbliche. E' l'obiettivo dell'amministrazione comunale pronta a cogliere tutte le occasioni di finanziamento presentate a livello comunitario, statale e regionale. "Uno dei progetti più importanti spiega l'assessore Antonio Bicchielli è rendere il "borgo antico" il biglietto da visita di Costacciaro, esaltandone le caratteristiche peculiari e architettoniche e rendendolo nel contempo adeguato al vivere attuale. Da qui le azioni di rifacimento totale dell'acquedotto e riqualificazione dell'illuminazione pubblica.. La realizzazione di tali progetti, ha creato e crea, disagi ai cittadini ed in particolare alle persone anziane o diversamente abili. E ciò per la particolare configurazione del nostro centro storico e per la concomitanza di interventi all'acquedotto e all'illuminazione pubblica lungo le vie del paese". Ci sono state proteste... "Sì, ma proprio per questo vorrei spiegare ai cittadini quanto sono importanti queste opere considerato che il progetto dell'illuminazione pubblica si può ormai considerare in fase conclusiva. Quello dell'acquedotto, invece, è stato approvato con decreto nel dicembre 2003 per un importo di 553.667 euro. La fine dei lavori è prevista entro maggio. Il progetto iniziale finanziato prevedeva esclusivamente la sostituzione della condotta principale e il ripristino dell' asfalto. AI fine di un completo rinnovo delle condotte fino ai contatori, l'amministrazione ha ottenuto da Umbria Acque la somma necessaria per il completamento dell'opera. E'evoluzione del progetto rende necessaria una completa ricostruzione di tutte attraverso un ulteriore finanziamento dalla Regione. Ci impegnano a far sì che i termini previsti per l'ultimazione dei lavori vengano rispettati". Ma ci sono altri progetti: si fa un gran parlare delle grotte... "Credo che il 2006 rimarrà nella storia come l'anno di completamento del progetto di "Valorizzazione delle Grotte di Monte Cucco", che renderà accessibile la parte turistica. Ci abbiamo sempre creduto con forza, in quanto condizione essenziale per lo sviluppo turistico dei Comuni del Parco e dell’intero  comprensorio. Stupisce però osservare che sull'argomento, ancora oggi, ci sono dichiarazioni che favoriscono ulteriori incomprensioni e non chiariscono il quadro dell'attuale situazione delle grotte di Monte Cucco". A cosa si riferisce? "Alle dichiarazioni del presidente della Comunità Montana che, in maniera forse affrettata, qualifica l'ingresso di Pian delle Macinare di tipo "scientifico" ancor prima che vi sia stata una valutazione da parte delle istituzioni competenti.

E replica a Catia Mariani

“L'ingresso di Pian delle Macinare solo tipo scientifico? Vedremo...”

L’amministrazione sarà attenta affinché vengano sfruttate a pieno tutte le potenzialità dell'ingrasso Pian delle Macinare". Ma si torna anche a parlare del museo del Parco... " L’aver investito in sintonia tra amministrazioni e Regione nel turismo quale potenziale di sviluppo economico del territorio ci consente l'accesso a numerosi finanziamenti, compreso quello sulla "Ristrutturazione, integrazione e valorizzazione del Museo del Parco Regionale del Monte Cucco" presentato dall'amministrazione per un investimento di 600.829,08 euro, finanziato per il 73% da Docup Ob.2 e dal comune per il restante 27%. Gli interventi prevedono la riorganizzazione e integrazione del percorso espositivo presente nel Museo (16.415 euro), il recupero di immobile in via Galeazzi per la realizzazione di aule e laboratori tecnico‑scientifici (263.836 + 41.290 euro per allestimento aule e laboratori), adeguamento alle norme di prevenzione incendi del Borgo Didattico (97.224 euro). Ma ci sono anche altri progetti da portare avanti e la corretta gestione della cosa pubblica passa anche attraverso un'azione partecipativa della popolazione: per questo sono in Comune il martedì per accogliere idee, proposte suggerimenti e critiche".

 

SPECIALE FORUM DIBATTITO IN REDAZIONE CON I SINDACI DEI COMUNI DI COSTACCIARO, SIGILLO, FOSSATO DI VICO E SCHEGGIA: ROSELLA BELLUCCI, ANTONELLA BRANCADORO, MAURO MONACELLI E GIOVANNI NARDI

Eolico: c’è chi raddoppia e c’è chi lo vuole: Risolto il problema pediatra

Un pomeriggio in redazione con i sindaci dei quattro comuni che rientrano nel territorio del Parco del Monte Cucco: Rosella Bellucci (Costacciaro), Antonella Brancadoro (Sigillo), Mauro Monacelli (Fossato di Vico) e Giovanni Nardi (Scheggia). L’occasione giusta per discutere di progetti, quelli più vicini nel tempo, di crisi economica e possibilità di sviluppo attraverso fonti di energia alternative, turismo e Parco, di sanità, con l’ospedale di Branca all’orizzonte, e, perché no, di qualche sogno nel cassetto o aspettativa per il futuro.

PROGETTI IMMEDIATI

ROSELLA BELLUCCI (Costacciaro): "Tra gli interventi attuabili entro l'anno ci sono i lavori nell'area Cai in località Cottimi. Con un finanziamento del docup si vuole riqualificare la zona e destinarla alla protezione civile. Altri progetti per la sistemazione della scuola materna a Villa Col de' Canali nella finalità di ricavare spazi anche per la prima infanzia. Si lavorerà anche sulle strade con un intervento per migliorare la stretta curva di Villa Col de' Canali. Particolarmente importante è il recupero di una struttura con i fondi del patto per lo sviluppo così da potenziare il ruolo di Costacciaro nella promozione della didattica attraverso l'ambiente in simbiosi con i compiti del borgo didattico. In prospettiva contiamo di avere altre due aule e due laboratori. Ragionando sul piano regolatore, forse siamo un po' indietro rispetto agli altri: è in fase di elaborazione. Ci aspettiamo da questo strumento una spinta per lo sviluppo della nostra residenzialità".

ANTONELLA BRANCADORO (Sigillo): "Da completare l'aerea protezione civile e il discorso della zona Cai, la zona commerciale‑artigianale. Partirà anche la realizzazione del museo paleontologico a Villa Anita, sede del Parco. La priorità, però, rimane la scuola media, dove c'è stato il problema della rivisitazione del progetto che era stato redatto. La ditta non si è dimostrata una delle più attente ai lavori nel nostro territorio. Ho anche chiesto se volevano chiudere il rapporto con noi, ma entro febbraio consegneranno lo strutturale ed entro aprile le congiunture cosicché a settembre dovrebbe avvenire il completo trasferimento dai container che al momento ospitano gli alunni. Un altro progetto importante è il rifacimento dell'illuminazione a Villa Scirca e all'ingresso del capoluogo. Stiamo pensando, perché ci permetterebbe di risparmiare, di dare la pubblica illuminazione in gestione all'Enel Sole. Vorremmo anche impegnarci per un progetto di ampliamento del cimitero, pensando a una zona per le sepolture delle diverse confessioni: la cosa è piuttosto sentita e mi sembra una risposta civile. Infine c'è la questione Prg: siamo a buon punto, perché già all'esame della Provincia, ma la Provincia stessa ci ha chiesto un ulteriore e costoso studio geologico. Vorrei chiudere il tutto entro aprile, anche perché c'è già qualche richiesta da parte di alcune aziende sigillane, in particolare di ceramica".

MAURO MONACELLI (Fossato di Vico): "Doverosa una premessa: con risorse sempre più risicate progettare e programmare diventa difficile, quasi utopistico. Più che puntare sul nuovo, la nostra strategia mira a concretizzare progetti di consolidamento. Cito l'ampliamento della scuola materna a Osteria del Gatto in grado di accogliere una terza sezione. Qui entro l'anno partiranno i lavori cofinanziati dalla Regione. Lavori anche per la sistemazione del palazzetto dello sport: c'è bisogno di un vero e proprio restyling. A breve, altro intervento cantierabile è relativo alla ristrutturazione di un edificio a Vercata del Purello cofinanziata con i fondi del docup. In quest'area dotata di giardino pubblico con illuminazione, si vuole recuperare una struttura fatiscente in legno, in modo da realizzare un centro polifunzionale, base di appoggio per escursioni e manifestazioni. Ampliando gli orizzonti, guardiamo alla ristrutturazione logistica delle scuole medie (più aule) e all'ampliamento dell'eolico".

GIOVANNI NARDI (Scheggia): "La valorizzazione delle risorse è troppo importante per lo sviluppo. Eolico, dunque, ma anche patrimonio boschivo, per il quale ci stiamo dotando di un piano di gestione (con tanto di interventi di diradamento di conifere e qualche asta pubblica per la "vendita del bosco), ed energia idroelettrica. Riguardo a quest'ultima c'è l'intenzione di ripristinare una vecchia centrale tra Valdorbia e Isola Fossara in uso negli anni Cinquanta. Tra le opere più importanti per il prossimo triennio, per quel che si può cantierare nel 2006, c'è di sicuro il potenziamento dell'acquedotto, in particolare in alcune frazioni. Per noi è molto importante. Contiamo di arrivare al completamento sia dell'area industriale, con alcuni lotti che si possono mettere sul mercato, sia dell'iter del Piano regolatore generale. Abbiamo anche da lavorare su osservatorio astronomico e copertura del vecchio campo da tennis per uso polivalente. Inoltre, abbiamo avviato un discorso con 1'Ato sulla depurazione. Come sogno abbiamo la ristrutturazione del vecchio mulino tra Scheggia e Ponte Calcara che acquistammo nel 1998 per realizzarvi la Casa del Parco".

RICOSTRUZIONE

BELLUCCI: "E’ in via di completamento. Grazie alle risorse del terremoto abbiamo in piedi interventi sull'acquedotto nel centro con relativi allacci alle abitazioni e di riqualificazione dell'illuminazione pubblica (servizio a pagina 7 con intervista all’ assessore Bicchielli). Previsti anche lavori di asfaltatura, vie in pietra e il restauro della chiesa di San Francesco".

BRANCADORO: "A Sigillo quella privata ha ancora qualche debolezza. Mi riferisco più che altro a piccoli progetti rimasti un po' indietro. C'è la questione, per esempio, di diversi palazzi del centro storico (come l'ex Baldieri vicino alla chiesa di San Giuseppe) di proprietà di non residenti, che, proprio perché di non residenti rientrano soltanto in fascia G, che è una fascia minore. È un problema che non riguarda solo noi, ovviamente, ma che rende la ricostruzione un po' zoppa, per così dire. Per la pubblica, abbiamo ancora in piedi l'annosa questione scuola media e Ipsia, mentre partiranno questa estate i lavori per l'elementare ed è stato affidato il progetto per il completamento del palazzo comunale".

MONACELLI: "È praticamente ultimata. Rimane soltanto qualche dettaglio per quel che concerne la scuola media".

NARDI: "Dopo le note vicende che ci hanno bloccato per quasi cinque anni, abbiamo ripreso a buon ritmo e siamo a buon punto. Vorremmo completare il tutto, comunque, entro poco tempo. In particolare per quel che riguarda la caserma: speriamo di far ripartire i lavori entro qualche mese".

CRISI MERLONI

BELLUCCI: "Purtroppo l'azienda ha allontanato il confronto con le amministrazioni. E il fatto che la Merloni faccia capo alle Marche non ci aiuta. Siamo preoccupati".

BRANCADORO: "Per Sigillo non è solo questione di impiegati, perché ci sono anche diverse piccole imprese del paese che lavorano per l'azienda marchigiana. Purtroppo già tempo fa era stata sottolineata un po' da tutti come l'assenza della Merloni al confronto ci negasse la conoscenza del piano industriale. Così le cose diventano assai più difficili. Noi avevamo anche chiesto all'azienda quanti e chi fossero gli impiegati residenti nei nostri comuni e credo che il sindaco di Gualdo Scassellati farà un tentativo per chiedere se agli operai fermi un mese per cassa integrazione possano essere affidati dei lavori pubblici".

MONACELLI: "Situazione grave. La Merloni doveva informarci su quanto stava accadendo per darci consapevolezza verso la direzione in cui ci si stava incanalando. Avremmo potuto dare risposte diverse a tanti cittadini e famiglie che vivono il momento col fiato sospeso. Sul territorio di mia pertinenza avvertiamo profonde ripercussioni sull'indotto. Fossato da anni è stato un bacino di terzisti della Merloni, soprattutto stranieri. E oggi stiamo assistendo a una loro fuga. Sappiamo bene quanto i terzisti abbiano capacità di assorbire la manodopera. L’azienda, non informandoci, non ci ha permesso di attivare misure di sostegno come ad esempio la possibilità di pianificare una diminuzione dei costi per energia o rifiuti tale da garantire alla stessa azienda una maggiore competitività sul mercato".

NARDI: "I nostri comuni più di tanto non possono fare per la questione in sé, ma, visto che rappresentiamo da sempre una zona marginale, che siamo un'area naturale protetta e che la crisi del manifatturiero è spaventosa, perché non provare a sviluppare davvero il Parco? Questo è il discorso da fare con la Regione: è il momento storico giusto per provarci e fare davvero ‘territorio’. I progetti, vedi eolico, li abbiamo; il Piano economico e sociale del Parco, realizzato con Giombetti, c'è: è ora di metterli sul tavolo".

EOLICO

BELLUCCI: "È un errore che il Piano energetico regionale non conceda l'istallazione delle pale nel Parco. Prima di vietare questa opportunità, occorreva a parer mio valutare i diversi casi e verificare, sempre nel rispetto dell'ambiente, la possibilità di dotare questa o quella zona di una ghiotta possibilità come l'eolico".

BRANCADORO: "I consigli comunali di tutti e quattro i comuni si sono già espressi contro il Piano energetico regionale. Non credo potremo fare azioni che cambino chissà cosa. Potremo forse fare qualcosa di simile a ciò che è stato fatto per il piano cave, ma non è facile. II poco coinvolgimento degli enti locali nel Piano energetico ha portato allo svantaggio dei nostri territori".

MONACELLI: "Siamo molto soddisfatti di quello che è stato fatto a Fossato, dove l'eolico c'è da tempo. Intendiamo intensificare questo percorso. Sono stati già espletati tutti i passaggi per passare da due a quattro pale".

NARDI: "Durante la partecipazione del Dap (Documento annuale di programmazione, ndr) in consiglio regionale, ho espresso la mia posizione sia per la valorizzazione del Parco che dell'eolico. Sono d'accordo con i colleghi: certe risorse del territorio sono troppo importanti. Noi abbiamo puntato molto sulla loro valorizzazione e i progetti per l’eolico ci sono già. Il problema è che abbiamo le mani legate".

SANITA’

BELLUCCI: "Esprimo soddisfazione per il futuro nosocomio le cui potenzialità devono camminare di pari passo con i servizi già esistenti nel nostro territorio e magari con altri aggiuntivi; questo, ad esempio, semplicemente per non far spostare gli anziani per le analisi. Abbiamo un punto di riferimento che è il centro salute della Fascia e ci impegniamo a investire su spazi da destinare ai servizi sanitari".

BRANCADORO: "Avere determinati servizi comporta anche il seguire di più i cittadini. Il nostro centro salute e la presenza di servizi specialistici sono fondamentali e potremmo quasi definire il tutto come una sorta di ‘anticamera’ del nuovo ospedale".

MONACELLI: "In vista dell'ospedale di Branca ritengo fondamentale per il nostro territorio intensificare e sostenere i presìdi. Così facendo anche l'economia del futuro nosocomio ci guadagnerà. Occorre inquadrare questi presìidi come porta d'accesso alla nuova struttura. È necessaria un'efficace combinazione tra medici di base e una specialistica che funzioni come l'ortopedico a Fossato e altre presenti nei comuni limitrofi della Fascia".

NARDI: "Branca o non Branca, i centri salute vanno sostenuti e noi abbiamo comprato anche un nuovo stabile per favorire ciò. Sono presìdi fondamentali. Inoltre, il 118 a Scheggia sarà ancora più importante con l'ospedale unico. Un vero e proprio baluardo. Speriamo che i nostri volontari continuino così".

TURISMO

I quattro sindaci hanno affrontato insieme l'argomento e ci hanno spiegato che "le risorse non ci mancano. I comuni hanno lavorato in questa direzione ma ci sono alcune debolezze: strutture, mancanza di competenze e professionalità. Merita menzione il progetto che parla delle grotte del Parco con due ingressi visitabili dall'utenza con percorso a senso unico di settecento metri. Non ci aspettiamo il boom di Frasassi, ma vediamo l'operazione come ulteriore tassello di qualità. Non siamo all'anno zero, ma servono figure riconosciute e specifiche: in un sistema turistico funzionale la formazione delle figure di guida è essenziale. Le grotte hanno le carte in regola per essere un volano capace di trainare altri settori come allevamento, agricoltura, artigianato di qualità. In generale, in chiave di presenze, soffriamo di un aspetto particolare. Seppur vicina, Gubbio con i suoi operatori alberghieri non ha sviluppato nel tempo una cultura del territorio che sia capace di far defluire da noi, anche per poco tempo, il turista. Nei loro pacchetti non siamo proposti". A questo, il sindaco di Sigillo Brancadoro ha aggiunto l'alto livello raggiunto dal volo libero, il sindaco di Scheggia Nardi ha parlato dell'importanza dell'osservatorio astronomico e delle abbazie scheggine e il sindaco di Fossato Monacelli ha ricordato come sviluppo industriale e turistico possano benissimo andare di pari passo.

A cura di

Guido Giovagnoli

Gianluca Marchese

Luca Mercadini