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Anno VII° numero 251 venerdì 21 novembre 2008 |
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La nostra storia sotto Napoleone Bonaparte Silvana Tommasoni rievoca un'importante pagina dell'epoca Il libro analizza gli influssi politici, istituzionali e sociali del periodo sul paese Per l’autrice altro successo dopo il cavalierato della repubblica Sarà presentato sabato 22 novembre alla sala San Marco del museo-laboratorio Costacciaro sotto Napoleone Bonaparte Imperatore. Silvana Tommasoni rievoca nella sua ultima fatica letteraria un importante e poco noto periodo storico del comune. Il libro dal titolo "Costacciaro da Napoleone al Congresso di Vienna, storia e mutamenti istituzionali 1796 ‑ 1815" sarà presentato sabato 22 novembre, alle ore 11, presso la sala San Marco del museo‑laboratorio del Parco di Monte Cucco nell'ambito di un iniziativa del presidente della Provincia Giulio Cozzari. Saranno presenti anche il sindaco Rosella Bellucci e il professore Mario Tosti. Lo studio Il volume si compone di quattro capitoli, tre dei quali dedicati agli influssi politici, istituzionali e sociali del governo napoleonico sulla storia di Costacciaro dal 1796 al 1815. In esso, la Tommasoni, muovendosi agilmente, ma sempre con estremo rigore, dalla storia generale della nascita e dello sviluppo del fenomeno napoleonico (a partire dalla campagna d'Italia del 1796 fino al suo definitivo tramontare, col congresso di Vienna del 1815), mostra come Costacciaro, stretta tra il Papa e l'Imperatore, non soccombesse, ma reagisse, con tempestività, ai mutamenti epocali allora in atto, ora accogliendoli con entusiasmo, ora opponendovisi platealmente, come avvenne con la rivolta capeggiata dalla famiglia Bernabei. La "municipalità" di Costacciaro, benché allora poverissima, fu, dunque, attraversata, anch'essa, da fermenti politici ed ideali, che non la videro mai del tutto supina ai poteri forti dell'epoca. Costacciaro fu, infatti, viva anche in epoca napoleonica, poiché legata al mondo per mezzo della Flaminia e per il tramite di menti egregie, come quella del nobile scrittore Camillo Massarello Massarelli Fauni, nel piano nobile del cui palazzo rinascimentale costacciarolo si svolsero, talora, le più vibranti sedute del consiglio comunale. Sotto la Repubblica Romana, l'Italia era stata territorialmente suddivisa, in base al modello francese, in dipartimenti, cantoni e comuni. La nostra "zona sub appenninica" fu ascritta, così, al dipartimento del Metauro con capitale Ancona, al distretto di Urbino, e al cantone rurale di Gubbio. A datare dal 1796, "per difendere lo Stato della Chiesa nelle presenti calamità", i costacciaroli dovettero elargire offerte in danaro per sostenere l'esercito pontificio. La fatica di Silvana ci restituisce, vivi e freschi, i nomi ed i cognomi di tutti i costacciaroli che fecero inenarrabili sacrifici economici per garantire la sicurezza dello Stato della Chiesa, dai magistrati giù giù fino ai "casengoli", i più poveri fra tutti, che, pur volendolo, non riuscirono a donare alcunché. A partire dal 1798, un consiglio comunale, convocato d'urgenza a Costacciaro, dovette prendere atto del "nuovo ordine" e del nuovo corso che imponevano il giuramento di obbedienza alla repubblica francese. Tale "cosa pubblica", tuttavia, richiedeva, anch'essa, dei sacrifici non indifferenti ai cittadini, già stremati dalla generalizzata miseria. "Le continue contribuzioni per il mantenimento delle truppe, tanto francesi quanto pontificie ‑ come scrive la stessa autrice nell'introduzione al suo libro ‑ portarono, in tal modo, il paese in gravi condizioni di disagio economico al punto che per sopravvivere gli abitanti erano costretti a cibarsi di alimenti 'che in altri luoghi se ne vogliono per alimentare le bestie`". "Tempo de carestia, pan de veccia", ripeteva, tradizionalmente, la nostra gente, facendo, inconsciamente, memoria storica di tali periodi d'estrema miseria. Questa fatica letteraria è una delle tre grandi mete che Silvana Tommasoni conquista quest'anno, dopo il prestigioso cavalierato della repubblica e la laurea di sua figlia Sara: una trilogia di meritatissime soddisfazioni! Archivio storico comunale Felicitandosi per la pubblicazione di questo libro, l'amministrazione municipale si unisce, inoltre, al più fervido auspicio, espresso da Silvana Tommasoni, in merito al ritorno a Costacciaro dell'archivio storico comunale. Tale operazione culturale è condivisa anche dal parroco don Nando Dormi, il quale si dice propenso a mettere a disposizione un apposito locale, soprastante le navate della chiesa di San Francesco. Euro Puletti |