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Anno 1° numero 15 Ottobre 2002 |
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Intervista con il presidente della Comunità della Comunità Montana Morelli, "Lasciamo da parte il campanilismo"
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di Daniele Sborzacchi
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Linea diretta con il sindaco, nonché presidente della Comunità Montana "Alto Chiascio Giuseppe Morelli. Una chiacchierata tesa a fare il punto della situazione sull'evolversi delle situazioni istituzionali, amministrative, politiche e sociali nell'ambito del comprensorio. Allora sindaco, il Parco ha portato tutti questi vantaggi che molti evidenziano? La Regione Umbria, con la legge 3 marzo 1995, n.9, ha istituito il Parco del Monte Cucco. Con tale istituzione è stato operato un forte investimento sia sulle attività che sui beni immobili e gli effetti si sono prodotti. Le attività hanno ricevuto una spinta alla crescita ed alla riconversione. In agricoltura, ad esempio, gli operatori si sono qualificati attraverso le produzioni biologiche e l'allevamento con alimenti naturali; la ristorazione e la ricettività è cresciuta quantitativamente e qualitativamente, di pari passo con l'incremento delle presenze turistiche, i cui dati sono davvero confortanti. Per i Comuni del Parco è stato possibile utilizzare alcuni finanziamenti, altrimenti non accessibili; ciò ha determinato per Costacciaro un aumento degli investimenti su strutture ed infrastrutture, funzionali allo sviluppo turistico ed utili per i residenti. Come sindaco di Costacciaro su cosa basa l'azione amministrativa? L'Amministrazione comunale è impegnata in progetti di grande interesse e respiro, per sostenere lo sviluppo delle varie attività: primo tra tutti la valorizzazione della Grotta di Monte Cucco, che interessa tutti i Comuni del Comprensorio. L'impegno è rivolto anche al miglioramento ed al potenziamento dei servizi resi ai cittadini. Al riguardo è stata realizzata la sede del Centro di Salute "Fascia appenninica", che può avvalersi per l'assistenza domiciliare di un autoveicolo con a bordo attrezzature medico-diagnostiche, dono della Fondazione statunitense KMS-MGG. C'è da lamentare, in verità, una carenza ed un ritardo della U.S.L.n.1 nell'organizzare compiutamente e nel rendere operativa in tutti i suoi aspetti la sede del Centro di Salute, nei cui locali non è stata purtroppo autorizzata la presenza di un ambulatorio odontoiatrico, con disappunto degli utenti. L'Amministrazione è comunque impegnata a dare soluzione al problema. Parliamo della Comunità Montana"Alto Chiascio". A seguito delle elezioni amministrative del Comune di Gubbio, tenutesi nel maggio 2001, e del rinnovo della rappresentanza di quel Comune alla Comunità Montana "Alto Chiascio", si è definita una nuova maggioranza che ha approvato, come previsto dalla legge e dallo statuto, il documento programmatico ed ha proceduto all'elezione del Presidente, nella mia persona, e della Giunta comunitaria. Tra gli indirizzi programmatici costituisce punto irrinunciabile la costruzione delle condizioni per il mantenimento delle popolazioni e delle attività in ambito rurale e montano; al riguardo legge 97/1994 sulla montagna, avendo introdotto il concetto di "pluriattività" per le aziende agricole, ha creato la possibilità per il loro sviluppo. La scommessa è quella di costruire a livello di Comunità Montana una struttura capace di esaltare il ruolo delle autonomie locali e nel contempo di |
amplificare gli effetti delle iniziative messe in campo da ciascuna di esse, assumendo sempre di più il ruolo e la funzione di ente di servizio per i comuni dell’area e per il Parco di Monte Cucco. In sintesi, l’obiettivo centrale è quello di creare sinergie positive tra settori e territori differenti, tali da incidere in maniera significativa su alcuni attuali punti di debolezza e di innescare processi integrati per accelerare la crescita, l’occupazione, la riconversione e l’innovazione produttiva del territorio, promuovendone la saldatura e l’integrazione con le aree maggiormente dinamiche della Regione Umbria e con altre Regioni del litorale adriatico, verso le quali esercitare un potere attrattore di flussi turistici interessati all'integrazione tra soggiorno marino e visite ai centri d'arte, di storia, di religiosità ed alle emergenze naturalistiche. Per quanto riguarda il ruolo istituzionale della Comunità Montana, bisogna tenere presenti le novità introdotte dalla riforma del titolo V - parte seconda - della Costituzione, che pone alla base dell'ordinamento nazionale i Comuni, le Province e le Regioni, chiamate a svolgere specifiche funzioni sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, nonché dal decreto legislativo 267/2000 sull'ordinamento degli enti locali, che sancisce per le Comunità Montane la natura di "unione di Comuni". Queste novità segnano una svolta epocale e aprono la fase della terza generazione degli Statuti delle Comunità Montane; da qui il bisogno di investire nel modo più largo possibile il Consiglio dell'ente per una revisione dello Statuto. La Comunità Montana potrà avere autorevolezza se i Comuni sapranno investire su di essa, ma allo stesso modo i Comuni daranno risposte adeguate e più efficaci al cittadino se la Comunità Montana saprà porsi al loro servizio. Il mio impegno attuale è quello di realizzare quanto contenuto nel documento programmatico. A che punto siamo per l'apertura delle grotte di Monte Cucco? Il progetto di valorizzazione delle Grotta di Monte, al quale ho già accennato, è stato oggetto di esame, con esiti positivi, in due sedute della Conferenza di Servizi preliminare. Nel frattempo è stato operato un sopralluogo sui percorsi esterni ed interni della grotta da parte del Dirigente e dei Tecnici della Soprintendenza per i Beni Ambientali, che ha prodotto, nella seconda seduta della Conferenza di Servizi, l'autorizzazione allo svuotamento del cunicolo sul lato della montagna prospiciente Pian delle Macinare, per verificare la possibilità del suo utilizzo ai fini del progetto (secondo ingresso alla grotta). Entro il mese di ottobre il progetto definitivo sarà inviato alla Regione per la procedura di valutazione dell'impatto ambientale. Tutto bene con gli altri comuni? Con gli altri Comuni della fascia intercorrono rapporti di correttezza istituzionale e di disponibilità alla collaborazione per risolvere insieme i problemi dei cittadini. E' stata intrapresa la strada della gestione associata di alcuni servizi, come quello di Polizia Municipale, con risultati soddisfacenti. Occorre andare avanti in tal senso, senza indugi di carattere campanilistico, nella convinzione che è l'unica strada per qualificare i servizi ed abbassare i costi, realizzando economie a vantaggio dei cittadini. In caso contrario, i Comuni saranno travolti da gravi situazioni di bilancio che si profilano all'orizzonte.
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