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Anno IV° numero 101 marzo 2005
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GROTTE “SEXY” IL SINDACO DI COSTACCIARO: “UN’INIZIATIVA FORSE POCO OPPORTUNA MA NON STRUMENTALE”
Rosella Bellucci: “Reazioni esagerate” di Guido Giovagnoli
Nude alla meta, ma non quella turistica. I curatori del sito del Cens nell’occhio del ciclone per via delle modelle nude accostate alle grotte di monte Cucco. L’idea non è affatto piaciuta all’associazione Liberamente che ha preteso che quelle foto sparissero. Battaglia vinta visto che le immagini incriminate non sono più online. Per saperne di più abbiamo raccolto i pareri dei soggetti in qualche modo coinvolti. Sulla vicenda che in questi ultimi giorni ha richiamato le attenzioni di stampa e istituzioni verso le grotte del monte Cucco e il Parco a causa delle foto delle "modelle nude", è intervenuto il sindaco di Costacciaro Rosella Bellucci: "Devo ammettere il mio personale stupore sul fatto che il Comune di Costacciaro è stato più volte citato negli articoli, fino a far pensare a un coinvolgimento diretto nell'accaduto. La verità ‑ ha spiegato la Bellucci ‑ è che ci sono stati fraintendimenti e inesattezze che hanno portato a prese di posizione esagerate. Innanzitutto va precisato che le foto in questione sono apparse già da qualche settimana in verità ‑ sul sito internet www.cens.it, sito del Cens, non del Parco, né del Comune di Costacciaro. Molti avevano visto quelle immagini di ‘natura nuda’ - ha proseguito ‑ e conoscendo le vere intenzioni degli autori, non erano arrivati alle considerazioni riportate in questi giorni dai media". Il sindaco ha poi aggiunto che il "Cens è un'associazione che promuove il territorio del Parco ed è attivo anche con le scuole. Su tutti il progetto monte Cucco. Una serie di corsi la cui attuazione si deve al nostro Comune, al competente assessorato regionale e all'ufficio scolastico per l'Umbria. Dal 1987 è riconosciuto dalla Regione dell'Umbria come ‘progetto speciale’ nell'ambito dei piani regionali per l'attuazione del diritto allo studio. Tutto ciò, e questo a mio avviso, è il principale riconoscimento ‑ ha sottolineato la Bellucci ‑ trova significativo consenso tra le scuole, non solo umbre, come dimostra la larga partecipazione che ogni anno porta oltre 1200 alunni e insegnanti a Costacciaro e nel territorio del Parco (dal 1980 sono oltre 15.000)". Sull'idea del Cens di pubblicare sul proprio sito internet quelle foto di nudo qual è il suo pensiero? "Premesso che si tratta a detta dei più di nudo artistico, bisogna rimarcare che non sono state realizzate per l'occasione e non sono ambientate nelle grotte del monte Cucco, ma cartoline provenienti dalla Svizzera e risalenti agli anni '80. Il tutto non è da interpretare come una ‘trovata’ finalizzata alla pubblicità del sito, oppure alla promozione delle grotte; i fatti e i numeri citati lo dimostrano. Non si tratta neanche di pornografia ‑ ha evidenziato ‑ ma di un'iniziativa destinata al mondo un po' goliardico della speleologia, forse poco opportuna, ma sicuramente non strumentale ai fini della promozione delle grotte". La Bellucci ha quindi concluso: "Mi preme sottolineare che la promozione del Parco e di Costacciaro in particolare, è stata sempre perseguita, anche e soprattutto dal Cens, con tante iniziative qualificate che hanno creato in un sempre più vasto pubblico un legame profondo con l'ambiente. Nessuno ha mai pensato che simili risultati potessero essere conseguiti con le ‘modelle nude’. Forse la poca dimestichezza con i meccanismi dei mass media ha prodotto ‘risultati’ che gli stessi autori del sito non avevano messo in conto".
L'AUTORE DEGLI SCATTISi chiama Pierre Strinati l'autore degli scatti che tanto clamore hanno suscitato a livello locale e nazionale. Il noto fotografo speleologo, nonostante il cognome italiano, è di cittadinanza svizzera e abita a Ginevra. Le "foto dello scandalo" risalgono agli anni '70, Strinati le aveva realizzate in varie grotte svizzere per la biblioteca della società svizzera di speleologia. Successivamente sono state anche pubblicate come cartoline e allegate a un libro del 1981, Clair de roche, sempre dello stesso autore.
GROTTE “SEXY” LA PAROLA ALL’UNIVERSITA’ DEGLI UOMINI ORIGINARI Vergari: “Che vergogna”di Gianluca Marchese
In casa Università degli Uomini originari di Costacciaro la notizia delle foto sexy all'interno delle grotte, messe in internet sul sito del Cens, è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Le grotte, ci sembra doveroso ricordarlo, sono tra l'altro di proprietà della comunanza agraria stessa. Il presidente Natale Vergari, dunque, è letteralmente caduto dalle nuvole: "Non ne sapevamo niente, neanche dell'esistenza di tali foto. A dirla tutta non ne avevamo nemmeno mai sentito parlare. Chiaramente ci dissociamo dalla scelta di metterle in un sito internet. In tutto e per tutto". Parole molto chiare, ribadite poi ancora più duramente: "È una cosa vergognosa, non solo per il genere femminile. Queste foto sono andate su un sito che può essere visitato tranquillamente da studenti e scolaresche, anche molto giovani. In più l'accostamento è stato fin troppo forzato. La natura è già bella così com'è. Lo stesso quindi vale per le nostre grotte: non c'è bisogno di ulteriori bellezze umane, femminili o maschili che siano. Intendiamoci, non sono contro per principio, ma davvero il contesto era fuori luogo e non l'avremmo concepito nemmeno con l'assoluta certezza che le foto sarebbero state visionate esclusivamente da adulti". Vergari rivela anche che "se non le avessero tolte subito ne avremmo discusso tra di noi: avevamo intenzione di fare qualcosa a riguardo, ma è intervenuta con tempestività l'assessore regionale Maria Prodi e così non c'è stato bisogno". Il presidente della comunanza agraria di Costacciaro, quando gli chiediamo le possibili finalità di una tale scelta, conclude poi lanciando un dubbio, anche se non in tono provocatorio: "Non c'è dubbio che l'iniziativa è stata voluta soltanto per motivi pubblicitari. Il problema però rimane: alla fine dei conti questa pubblicità risulterà positiva o negativa?".
GROTTE “SEXY” Il CENS SI DIFENDE: CI SPIEGATUTTO IL DIRETTORE FRANCESCO SALVATORI
Ecco le ragioni della sceltadi Roberto Rossi
La parola alla difesa. Salvatori, direttore del Cens, non ci sta e spiega: "Le foto sono state tolte volontariamente subito dopo che della vicenda si sono occupati i giornali; che il sito ha una media di circa 350 visitatori al mese; che le immagini sono state realizzate circa 30 anni fa da un notissimo speleologo fotografo e artista; che l'inserimento di queste foto artistiche nel sito aveva lo scopo di contrastare il dilagare di immagini femminili triviali di cui la televisione è piena anche nelle fasce protette". Salvatori è intervenuto per "ristabilire la realtà del fatto nella sua origine". Dopo avere ricordato che le foto sono state tolte dal sito "appena preso coscienza di quello che stava succedendo" e non "perché qualche associazione in cerca di visibilità lo ha richiesto", Salvatori ha spiegato che le immagini erano inserite in pagine web "raggiungibili solo dopo un percorso molto tortuoso che solo esperti navigatori potevano seguire. Non abbiamo creato certo imbarazzo in nessuno, tanto che tutte le nostre attività vanno avanti alla solita maniera e con le consuete adesioni. Anzi le classi scolastiche che quest'anno hanno aderito al ‘progetto Monte Cucco’ di didattica ambientale sono in aumento, e non certo per 1' inserimento in queste ultime ore delle immagini in questione". II Cens ricorda poi "che le immagini sono state realizzate circa 30 anni fa da un notissimo speleologo fotografo artista, che non aveva certo come intento la pornografia, ma piuttosto mettere insieme le bellezze della natura, sia animate che inanimate, con il puro corpo femminile protagonista e il mondo vergine delle grotte come cornice. Ore le belle speleologhe che si sono offerte con sacrificio fisico (si noti che in alcune foto ci sono stalattiti e stalagmiti di ghiaccio) hanno più di 50 anni e figli e nipoti, e spero che abbiano mantenuto lo spirito di allora. Questo ‑ ha affermato Salvatori ‑ deluderà naturalmente quei giornalisti che avevano pensato di intervistarle". Che cos'è il CensÈ un'associazione che promuove con tante iniziative il territorio del parco del monte Cucco e non solo, punto di riferimento in Italia e all'estero nei campo della speleologia (dal 1980 si sono svolti a Costacciaro 89 corsi della scuola nazionale di speleologia del CAI), che si interessa alle grotte del monte Cucco, alle grotte dell'Appennino umbro‑marchigiano e in genere al mondo ipogeo. Tante le attività promosse come l'escursionismo che vede ogni anno decine di migliaia di appassionati percorrere i tanti sentieri della montagna e i molti percorsi naturalistici del monte Cucco e dintorni. In un ambito squisitamente sportivo agisce un derivato, molto in voga attualmente, dell'attività speleologica: il torrentismo, cioè la discesa dei torrenti incassati in gole e forre. E ancora visite guidate nelle grotte, nelle forre e soprattutto programmi in collaborazione con le scuole. II Cens cura infatti il "progetto Monte Cucco ‑ la didattica attraverso l'ambiente e la natura", corsi integrativi di scienze della terra, residenziali, destinati alle scuole elementari, medie e superiori. |