Anno 3° numero 85 settembre 2004

 

 

 

 

Un grande clima di festa

di Guido Giovagnoli

 

Un programma denso di avvenimenti quello da poco in archivio per celebrare degnamente il Beato Tommaso. Una comunità stretta, forte tra vari momenti, da quelli religiosi a quelli culturali, da quelli ludici a musiche e spettacoli pirotecnici. Li ripercorriamo partendo dal concerto del 29 agosto bagnato da un grande successo nella suggestiva chiesa di San Francesco restituita al culto dopo i lavori di restauro conseguenti al terremoto del '97. Sul palco il maestro Massimo Bartoletti che si è esibito simpaticamente suonando con un tubo di gomma lungo circa 2,5 metri alle cui estremità c'erano un imbuto di rame e un "bocchino" da tromba. Nel concerto è intervenuto anche il coro della parrocchia. Nell'occasione don Nando Dormi ha ringraziato pubblicamente quanti hanno contribuito economicamente per il restauro, attualmente in corso, di tre pregevoli dipinti su tela, ovvero L’Università degli Uomini Originali di Costacciaro, il Comune, le Cementerie Barbetti, la Fondazione Cassa di Risparmio e altri privati cittadini. Grande interesse ha destato anche la serata dedicata all'emigrazione grazie alla collaborazione del Museo dell'Emigrazione di Gualdo Tadino e la serata dedicata a Costacciaro all'epoca dei Duchi d'Urbino con le relazioni di Patrizia Biscarini e di Euro Puletti. C'è stato poi da divertirsi la serata con la commedia La suocera terribile, messa in scena dal gruppo teatrale "Città di Perugia". E si è arrivati al giorno della festa del Beato Tommaso con una grande affluenza e altrettanta partecipazione alla messa del mattino e alla processione del pomeriggio alla presenza del sindaco con il gonfalone. Nella settimana si è riscontrata una grande disponibilità da parte dei paesani a collaborare per la buona riuscita dei festeggiamenti. Primi tra tutti l'instancabile Gaetano Cianfichi, attivissimo presidente della pro loco, le signore della Parrocchia, che hanno curato la preparazione della chiesa e gli "spuntini" salati e dolci e i fratelli Adamo e Gianni Anelli, validi elettricisti, che si sono adoperati per l'illuminazione del corso Mazzini. Da menzionare anche il bar "Costanzi Lucia" che in seno al programma ha organizzato una gara di briscola devolvendo il ricavato alla festa. Una simbiosi di componenti completata dal Comune (anche per l'aspetto economico), da don Nando che ha profuso grande impegno per ridare alla comunità la chiesa di San Francesco in tutto il suo splendore per finire con la soprintendenza e tutte le ditte che hanno lavorato per permettere la riapertura al culto nel giorno delle Cresime, giorno di apertura della settimana di festeggiamenti con la messa del vescovo Bottaccioli. A dieci anni dalla scomparsa un pensiero per una figura rappresentativa delle tradizioni e del costume locale. Cardino Mattrella ci lasciava dieci anni fa. Da allora per le celebrazioni del Beato Tommaso il pensiero corre verso quegli anni quando il buon Cardino apriva la tradizionale benedizione degli autoveicoli con relativa sfilata preceduta da una vecchia camionetta militare scoperta. Qui Cardino Mattrella in alta uniforme si ergeva a guida del corteo motorizzato. E oggi quel posto è dell'altrettanto simpatico personaggio, locale Gino Battaglini, anch'egli con tanto di divisa e con in testa il famoso cappello di Cardino. Sono passati dieci anni ma ben vive quelle immagini di un ultranovantenne pieno di vitalità e umorismo.