Anno XVIII - N. 1 - 16 gennaio 2005

COSTACCIARO

 

 

Le risorgenti delle Grotte di Monte Cucco

Martedì 28 dicembre p.v., a Costacciaro, presso il Museo del Parco di Monte Cucco (Sala San Marco), ha avuto luogo la presentazione dell'importante volume: "La sorgente Scirca e l'acquedotto del Comune di Perugia" di Silvana Tommasoni. L'autrice, che è stata, tra l'altro, il primo sindaco donna del comune di Costacciaro, a soli 35 anni; nata a Costacciaro il 18 febbraio 1955, si è laureata in Materie letterarie presso l'Università degli Studi di Perugia, il 6 marzo del 1979, con 110/110 e lode, discutendo una tesi sul grande storico seicentesco eugubino Vincenzo Armanni. Ha, quindi, prestato servizio, dal luglio 1979, presso la Soprintendenza archivistica per l'Umbria, con la qualifica di Archivista di Stato capo ricercatore storico‑scientifico. Alla manifestazione, patrocinata dal comune di Costacciaro, da Umbra Acque e dall'Ato (Autorità di Ambito Umbria 1), sono intervenuti Rosella Bellucci, sindaco di Costacciaro, Angelo Zucchini, presidente Umbra Acque S.p.A., Silvano Rometti, presidente ATO Umbria n. 1, Mario Tosti, Università degli Studi di Perugia, presidente dell'I.S.U.C. (Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea), Costantino Centroni, direttore Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria, Renato Locchi, sindaco del comune di Perugia. È stata, quella della presentazione della ricerca sulle acque carsiche della risorgente Scirca, un'occasione davvero unica per discutere anche della futura gestione di questo bene essenziale, nella prospettiva del problema, sempre più allarmante, della scarsità delle risorse idriche e della urgente necessità di protezione delle acque sotterranee, considerate la rarità e la difficoltà dei loro reperimento. A Costacciaro, hanno avuto, cosi, occasione di confrontarsi più soggetti istituzionali per concordare politiche ed attività comuni, e sinergiche, in tema di risorse idriche. 

Euro Puletti

COSTACCIARO

 

L'assessore Euro Puletti e  l'Università di Camerino

Proficua collaborazione tra uno studioso locale e di un esponente del mondo accademico

Da circa un decennio a questa parte l'assessore alla cultura dottor Euro Puletti, cultore della disciplina botanica, specie sotto l'aspetto etnobotanico, ha avviato ed intrattenuto relazioni di stretta e proficua collaborazione con il professor Ettore Orsomando, docente al Dipartimento di Botanica ed Ecologia dell'Università degli Studi di Camerino. Tali rapporti di interscambio culturale sono consistiti, dapprima, in lettere contenenti pareri, richiesti dal dottor Puletti (allora "botanofilo") al suddetto illustre botanico camerte, circa la determinazione botanico-sistematica di alcune essenze floristico-vegetazionali, metodicamente raccolte dal Puletti sulla sua montagna di casa: il monte Cucco.Tale rapporto di collaborazione ha fatto sì che venissero rese note al mondo scientifico numerose nuove segnalazioni di speci di flora, anche rara e rarissima, per il Monte Cucco, e, talvolta, per l'Umbria intera e le Marche: Èfedra nebrodense (Ephedra major), Mughetto (Convallaria majalis), Aglio della Sicilia (Allium siculum), ecc., ecc. Le realizzazioni pratiche di tali ricerche si sono concretizzate in vari scritti d'argomento botanico, etnobotanico, geotoponomastico e fitotoponomastico, interessanti sia il Parco Naturale Regionale dei Monte Cucco sia quello di Colfiorito: due fra le aree, in assoluto, più naturalisticamente rilevanti della Regione Umbria. Nel 2003, Orsomando e Puletti (insieme a Piero Salerno e Federico Tardella) hanno realizzato, con il patrocinio della Regione dell'Umbria e del Dipartimento di Botanica ed Ecologia delI'Università degli Studi di Camerino, un grande poster illustrativo corredato da fotografie inconsuete di speci significative e rare del Parco Naturale Regionale del Monte Cucco. AI poster si sono poi aggiunti un pieghevole ed una carta geobotanica. II Dottor Puletti ha, così, potuto diffondere, su scala più ampia, le sue scoperte e nuove acquisizioni botaniche per l'area naturale protetta del Monte Cucco, mentre l'ateneo camerte ha, in tal maniera, approfondito le sue conoscenze sulla composizione floristico-vegetazionale di quest'interessantissima porzione dell'Appennino umbro-marchigiano. Nel 2004, Puletti ed Orsomando hanno cooperato alla realizzazione di due contributi scientifici, che verranno poi editi nel 2005, per il calendario artistico della Cassa di Risparmio di Foligno (Carifo), incentrato, quest'anno, sul tema dell'unitarietà naturalistico-culturale degli altipiani Plestini. Puletti, in particolare, ha sviluppato il seguente tema: I toponimi quali testimoni dell'unità naturale e culturale nel Bacino imbrifero degli altipiani Plestini ed aree contermini.