Sull’antica piazza del Mercato di Costacciaro (quella dei giardini
pubblici, adesso piazza Garibaldi) s’affacciano, oggi, tre fra le più
importanti istituzioni pubbliche del Comune: la Scuola media statale
“Efrem Bartoletti”, il
Centro di salute
“Fascia Appenninica”, e, adesso, anche il Centro socio-culturale
Onlus.
Tra Medioevo e
Rinascimento, in quest’area sommitale del colle di Costacciaro si teneva
il libero mercato pubblico (prima concesso e, poi, revocato, dai
duchi d’Urbino). In tale zona sorgeva, inoltre, come oggi, la chiesa della
Misericordia (o “de La Nera”), cui faceva riferimento la confraternita
della Buona Morte, che dispensò, per secoli, assistenza e conforto agli
ammalati, nonché sussidio ai poveri.
Nella parte più elevata
del paese, vicino alla chiesa de La Nera, sorgevano, altresì,
probabilmente sin da epoca antica, bellissime fonti coperte con lavatoi,
presentanti tre archi sulla facciata, ed edificate in grandi conci di
pietra arenaria. Le storiche fontane avevano anche due aperture laterali,
con corridoio retrostante,
e vasconi divisi in due da una parete divisoria. Sul prospetto, e
precisamente sul pilastro centrale, vi era stata murata una fontanella,
probabilmente riferibile all’acquedotto ottocentesco di Costacciaro.
Negli anni Sessanta del
secolo scorso si demolirono le fonti per far posto alla scuola materna
municipale. Il sindaco Fedele Galli realizzò, infatti, la scuola
materna comunale sopra alcuni orti privati, eseguendo un progetto già
approvato ed avviato dal suo predecessore Nicola Cherubini. Alla fine
dell’anno 1968, il Comune richiese, al Provveditore agli Studi di Perugia,
l’istituzione della scuola materna statale nel capoluogo. Tra la fine
degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, il Comune affidò, allora, in
gestione la struttura a tre monache della congregazione delle Piccole
Ancelle del Sacro Cuore: madre Olimpia (superiora), e sorelle Dorotea ed
Alessia.
Tali
religiose diressero la scuola materna per circa un ventennio. Il Comune,
frattanto, destinò un locale del pubblico edificio ad ambulatorio medico,
affidandolo al dottor Ivo Puletti, medico-chirurgo condotto di Costacciaro
dal 1955 al 1994.
Il dottor
Puletti svolse lungamente, in loco, la propria pubblica funzione di
ufficiale sanitario comunale.
Il 18
agosto 1987, la madre superiora generale delle Piccole Ancelle del Sacro
Cuore comunicò, da Roma, al sindaco, professor Giuseppe Morelli (che
riferì la notizia in consiglio comunale), la sua perentoria decisione di
ritirare le monache residenti.
A partire dal 1999, dopo
un periodo di pressoché totale abbandono della struttura, il nostro
attuale sindaco, dottoressa Rosella Bellucci, al tempo assessore esterno
alle politiche sociali, profuse, allora, ogni sua energia per la
creazione, in loco, del
centro di salute
“Fascia Appenninica” e dell’odierno centro socio-culturale per
anziani.
Nel
novembre dell’anno 2002 si inaugurò, ufficialmente, il
centro di salute
“Fascia Appenninica”, mentre, il 24 marzo del 2004, si
giunse alla costituzione ufficiale del centro socio-culturale Onlus, con
sede al numero 19 di piazza Garibaldi.
Il nuovo “centro
anziani”, che è stato inaugurato domenica 29 maggio, ha adottato,
quale suo emblema, proprio quello delle fonti coperte, dove l’acqua viva,
che sgorga, continuamente rinnovata, simboleggia la volontà forte di
dispensare, ininterrottamente, questo essenziale servizio pubblico a tutta
la cittadinanza.
La prima
idea di creare un “centro anziani” a Costacciaro era, tuttavia, già
balenata, dai primi anni Settanta, nella lucida mente di una vera
costacciarola. Costei si chiamava Olga Gambucci, detta “Pajjòla” (cioè
gemella), ed era la madre del signor Angelo Galli, segretario del
sodalizio, che oggi, anche grazie al proprio personale impegno, può vedere
concretamente realizzato il sogno di sua madre.
La struttura è stata
realizzata grazie al contributo di Confindustria e Sindacati confederali
che, a seguito del sisma del 1997, destinarono talune risorse per la
realizzazione di interventi a favore delle popolazioni colpite dal
terremoto.
Il Comune di Costacciaro
ha così potuto realizzare il recupero del primo piano di una struttura che
ben si presta ad iniziative di carattere sociale e culturale, e che già
accoglie, al piano terra, i servizi del centro di salute.
Nel 2004 si è costituita
l’associazione “Centro socio-culturale di Costacciaro Onlus” alla quale i
locali sono stati affidati in gestione dal Comune per 5 anni, attraverso
la stipula di un’apposita convenzione firmata dal presidente Anacleto
Bellucci.
L’Associazione, di cui è,
come detto, presidente il signor Anacleto Bellucci, vicepresidente Elio
Castellani, segretario Angelo Galli, tesoriere Enrico Nappi, aderisce all’Ancescao
(Associazione nazionale centri sociali, comitati anziani e orti) e conta
oltre 250 tesserati, su una popolazione di 1300 abitanti, con circa il 34%
di ultrasessantenni.
Al taglio del nastro sono
stati presenti, oltre al sindaco, ad esponenti del consiglio del centro
sociale, il presidente dell’Ancescao regionale e rappresentanti
dell’associazione industriali e dei sindacati.
A
seguire, è stata la volta d’un momento conviviale, offerto a tutta la
cittadinanza dall’associazione centro socio – culturale Onlus di
Costacciaro.
Fra i
fini dichiarati del benefico sodalizio vi sono quelli di sovvenire alle
necessità, materiali e morali delle persone anziane, venendo incontro ai
loro più urgenti bisogni di socializzazione, e di favorire, inoltre,
l’integrazione dei soggetti svantaggiati, anche non anziani,
promuovendone, principalmente, la crescita culturale. La confacente sede
dell’associazione, posta al vertice del colle di Costacciaro, gode d’una
magnifica, dominante posizione panoramica, e soleggiata, e può anche
usufruire d’una vasta area verde circostante.
Euro Puletti
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