Novant'anni fa, dieci emigranti di Sassoferrato furono coinvolti nell'affondamento del piroscafo inglese "Empress of Ireland". Nove di essi persero tragicamente la vita

di Euro Puletti

 

Il 29 maggio passato, è ricorso il novantesimo anniversario di un’immane tragedia del mare: la seconda sciagura civile di tutti i tempi, dopo quella del Titanic. Il 28 maggio 1914, infatti, uno “steamer”, cioè un piroscafo inglese, che si chiamava RMS (‘Royal Mail Steamer’) “Empress of Ireland” (‘Imperatrice d’Irlanda’), mollati gli ormeggi dal porto di Québec, in Canada, per far rotta su Liverpool, in Inghilterra, dopo appena 9 ore e 42 minuti di navigazione, nel Golfo del Fiume San Lorenzo, per la fittissima nebbia, all’una e 20 del mattino, del 29 maggio, entra in collisione con la nave da carico norvegese Storstad, stracolma di carbone, ed affonda, con il suo carico di 1.477 vite umane, in appena 14 minuti. 1.012 persone, almeno una ventina delle quali di presumibile nazionalità italiana, annegano sùbito, e, fra esse, 134 bambini. Fra i deceduti italiani, vanno annoverati ben nove abitanti di Sassoferrato (AN). Il Dottor Antonio Bellucci, sassoferratese, m’ha recentemente comunicato, desumendole da un rapporto, recante la data del 7 luglio 1915, conservato nel Municipio di Sassoferrato, e stilato, a Montréal, dalla società di navigazione Canadian Pacific Railway, i seguenti dati anagrafici, relativi a tali sventurati abitanti di Sassoferrato. Prima dell’inabissamento del citato transatlantico, il naufrago Luciano Bellucci, figlio di Carlo e di Teresa Martarelli, nato a Sassoferrato il 13 luglio 1881, risultava domiciliato tra il capoluogo di comune e Monterosso, dove faceva, di mestiere, l’agricoltore. Il Bellucci era, inoltre, coniugato con Maria Orlandi. Dagli archivi informatici del sito Internet www.ellisisland.org, apprendiamo come Luciano Bellucci sbarcasse nel porto di New York, nell’anno 1910, all’età di 29 anni. Nazzareno Biondi, figlio di Giuseppe e Carlucci Carolina, nato a Sassoferrato il 19 ottobre 1890, celibe ed agricoltore, prima di perire nel naufragio, era residente in località Frassineta. Luigi Minardi, figlio di Sabatino e Pigna Angela, nato a Sassoferrato il 21 febbraio 1894, celibe ed agricoltore, anteriormente al decesso nel naufragio del bastimento, era dimorante nella frazione di Frassineta, in località Guardiola n. 80. Lorenzo Piermattei, figlio di Vincenzo e Becchetti Santa, nato a Sassoferrato il 22 settembre 1895, celibe ed agricoltore, prima di soccombere nel naufragio, era, anch’egli, residente nella frazione di Frassineta, ma, a differenza del compaesano Minardi, in località Valitosa n. 67. Alcuni dei membri di una stessa famiglia, poi, quella dei Vagni, non, tuttavia, pare, stabilmente domiciliati a Sassoferrato, furono, anch’essi, inghiottiti dalle turbinose acque del Fiume San Lorenzo. Costoro rispondevano al nome di: Adele, Ameriga, Amerigo, Angelo e Luigi.

Dalla lettura dell’atto succitato, si evince come l’unico sassoferratese, sopravvissuto a tale tragedia del mare, fosse Domenico Pierpaoli, nato a Cave di Sassoferrato nel 1877, ed approdato, al porto di New York, nel 1909. Due delle figlie di quest’uomo, Eulalia ed Ines, mi hanno recentemente riferito come il padre si sarebbe sottratto alla morte, insieme ad un compagno, solo grazie ad un salvagente, avvistato assai per tempo, e sarebbe restato, per ben ventiquattro ore, in acqua. Il Pierpaoli si ricordava, poi, delle centinaia di mani tese verso di lui, che tentavano, vanamente, d’aggrapparsi alla sua ciambella, e ad ogni altra cosa che riuscisse a galleggiare, mentre, mors tua vita mea, chi si era già assicurato a questi precari oggetti fluttuanti, faceva del tutto per far loro mollare la presa. Il Pierpaoli riferiva, inoltre, commosso, che, fra la miriade di naufraghi, la quale, vociante, lo attorniava, vi erano anche moltissimi bambini piangenti. Quest’uomo coraggioso, benché, anch’egli, giunto allo stremo delle forze, si prodigò per portare soccorso. Il suo fisico riportò, però, danni permanenti dalla lunga esposizione alle gelide acque fluviali.

Per l’essenziale contributo fornito alla redazione di quest’articolo, in virtù delle preziose notizie reperite, e messe a disposizione, si ringraziano sentitamente il Dottor Antonio Bellucci, ed i funzionari dell’Ufficio anagrafico del Comune di Sassoferrato.

 

Euro Puletti