Copia dell'Informazione della Montagna di Costacciaro richiesta a Fra Tommaso Bontempi del Delegato Prefettizio Signor Giovanni Coltellini consagnata al Medesimo il di 8. Maggio 1810 A discarico di quanto Vostra Signoria mi domanda relativo a questa Montagna di Castacciaro, diró con tutta sincerità, che nei tempi addietro io avendo avuta, occasione di osservare la Provenienza di questa Montagna, ho veduto che Questa una volta era di Proprietà d'alcuni Particolari, e fra questi si contava specialmente il Conte Ugolini Signore del Monte Feltro dal quale poi fu venduta ag1'Uomini ... singuli di Costacciaro come costa dagl'Istrumenti di Compra fatti in diverse epoche esistenti esistenti presso questa Comune, li quali Uomini per accu ....lare il denaro nelli atti della compra dovettero fare del sforzi, e alcune Famiglie dovettero farli così generosi, che per potere riuscire nel paganebto della rispettiva quota, giunsero a vendere perfino gl'Anelli, gl'Orecchini, ed altro di prezioso delle Loro Donne, come si rileva d'alcuni Attestati comprovanti l'antica costante Tradizione su questo punto. Ho potuto ancora osservare, che Francesco Secondo Duca d'Urbino pretese di dichiarare per uesta Montagna, e ne tentò l'espropriazione, per cui Egli stesso mandò diversi Guardiani perchè la custodissero contro qualunque Attentato dei Costacciaresi, i quali accortisi di questa prepotenza, ... spiccarono molti dal Paese, andarono alle Montagne, e a forza di bastonate fugarono i detti Guardiani ivi stazionati, per cui invitato il Duca furono Questi processati. La Causa si agitava con calore da ambi le partì, e finalmente di consenso del Duca, e dei Costacciaresi fu portata in Roma, e Urbano Ottavo, presso cui si esaminava, decise che i pretesi Rei non meritavano pena di sorte alcuna, perché avevano difeso la Robba Loro contro un'aperta usurpazione, come costa dal Proceso tuttora esistente. Ho veduto, che nel Catasto Piano fatto dal Volpi questi fondi publici sono impiantati a nome della Communità e degl'Uomini, lo che non si doveva impiantare, se tutti i Fondi fossero stati della Comune. Perché dunque parte di questi Fondi erano della Communità, come Selva Guardata, il Molino di mezzo, ed altri pochi, e la Montagna era degl'Uomini, potrebbero impiantarci a nome dell'una, e degl'altri. Il Camerlengo poi della Comunità era anche 1'Amministratore di questa Montagna, perché sino dal bel principio fu costituito Sindaco degl'Uomini stessi proprietarj di essa Montagna, avendo dino d'allora stabilito che il ritratto di essa dovesse perpetuamente servire per pagare i Salariati, e per fare fronte all'altre spese occorrenti, come di fatti é stato sempre così pratticato sino al presente, per cui niun'aggravio particolare hanno mai in seguito risentito gl'Uomini per il Mantenimento dei Medico Chirurgo, ed altri salariati, giachè uesti sono stati sempre pagati col denaro ritirato dall'Affitto di essa Montagna, come ognuno ne potrà fare indubitata Fede. Oltre l'accennato vantaggio, che godono tutte le Famiglie dì Costacciaro, e suo Territorio proveniente dalla Compra fatta dai Loro Antenati di questa Montagna, hanno sempre posseduto, e possiedono tutt'ora il Jus proprietario signandi, pascendi, seminandi. e ancora di dividersi fra di Loro la detta Montagna, come difatti si fa, che i Vecchj una parte di essa fra di Loro se la divisero, che poi riunite le particelle, in oggi queste si chiamano Comunelle, perché di comodo a tutti indistintamente. Finalmente gl'Uomini u. isinguli approffittano del Britto (?) proprietario di falciare i Prati di detta Montagna, per cui ogn'Anno nel giorno 14. Giugno un Uomo per ogni Famoglia va colassu e falcia quanto fieno, che può, e se la porta a casa sua senza contribuire cos'alcuna alla Communità. Ecco quanto in succinto posso presentemente indicargli sul proposito di questa Montagna di, Costacciaro, pregiandomi di potergli contestare, che tutto ciò, che in questo Foglio si è da me asserito è la pura verità sù delle prove autentiche, che occorrendo, questa Comune potrà con ogni facilità produrre nella stessa maniera, che Anni, sono le affacciò alla Congregazione del Buon Governo, la quale pretendeva d'incamerare questa Montagna come bene Communitativo, per cui essendo pene promo sua la Causa economicamente presso la detta sacra Congragazione, viste, ed esaminate le ragioni che gli s'addussero, che sono le qui acennate, la Medesima rimase persuasa, che questa Montagna non era della Communità, ma bensì di proprietà degl'Uomini uti singuli, e in conseguenza dovette richiamare l'ordine dato dell'incamerazione, lasciando ai Medesimi il possesso pacifico di essa, come avevano in prima, come costa dalla Posizione della causa che esiste e come in seguito confermò coll'approvazione della così detta Tabella di approssimazione espressa in questi termini = Dell'Affitto della Montagna di Montecucco di proprietà degl'Uomini etc.= |