PARCO REGIONALE DEL MONTE CUCCO |
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Superficie
Area Protetta: Ha 10.480 Comuni
compresi nel parco: Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia e
Pascelupo, Sigillo. Il Parco ricade interamente nel territorio della Provincia di Perugia.
TERRITORIO Il Parco del Monte Cucco, posto al confine nord-est, della Regione Umbria è delimitato dal crinale dei monti Appennini su cui svetta il Cucco (metri 1.566), dal percorso storico della Via Flaminia, dai fiumi Sentino e Chiascio. La popolazione residente nel Parco è di circa 8.000 abitanti. Nella zona montana l’attività dell’uomo è incentrata sulla conduzione dei boschi e sul pascolo. Il fondo valle è in gran parte utilizzato a seminativo con colture non intensive. Sono presenti nel territorio dei Comuni del Parco numerose attività artigianali e manifatturiere di piccole dimensioni, imprese ricettive e di ristorazione che, insieme all’elevato livello dei servizi, assicurano una piacevole ed agevole fruizione del Parco. Le città più importanti, per grandezza e patrimonio culturale, che si trovano di confine del territorio del Cucco, sono: Gubbio a ovest e Gualdo Tadino a sud. Il Parco è ricco di acque sotterranee e di fonti minerali, di corsi d’acqua incontaminati, di grandi faggete intatte, di grotte carsiche inaccessibili ai più (fortunatamente!). Il Parco ospita il lupo e l’aquila reale. Esso è caratterizzato da molti centri storici minori ma ricchi di testimonianze culturali ed artistiche, e numerosi e suggestivi eremi benedettini. L’alta qualità del Parco del Monte Cucco lo rende luogo ideale per la pratica dello sport in montagna: il volo a vela, lo sci di fondo, il trekking. Le quote più alte della, catena appenninica sono caratterizzate da faggete e pascoli montani, da pareti rocciose e forre molto profonde nelle quali scorrono corsi d’acqua. I monti declinano dolcemente e progressivamente in una fascia di alte colline caratterizzate anch’esse da boschi pregiati e da pascoli. Più in basso si trovano boschi cedui che digradano a loro volta in zone coltivate. Nella valle si snoda la Via Flaminia, ed i fiumi Sentino e Chiascio. L’ambiente montano si presta ad una presenza significativa del lupo e, probabilmente del gatto selvatico oltre quella del daino, del cinghiale, dell’istrice, della martora, della lepre. Sono presenti alcuni esemplari di aquila reale oltre che il falco, la starna, la coturnice, il gufo reale, il martin pescatore. Nelle parti alte dei corsi d’acqua vive insieme alla trota fario ancora il gambero di fiume. STORIA Alla
originaria civiltà umbra, si sovrappone, nella sua prima espansione, quella
romana. Infatti nel 220 a.C. il console Caio Flaminio iniziò la costruzione della Via Flaminia per congiungere Roma all’alto Adriatico.
Helvillum (Fossato di Vico), Suillum (Sigillo), Ad Ensem (Scheggia),
rimasero sempre nell’orbita politica e culturale romana prima e
bizantina poi, costituendo con i loro territori un tratto del corridoio
che unì Roma a Ravenna nonostante la pressione dei ducati longobardi.
Castrum Costacciarii (Costacciaro) fu edificato dal Comune di Gubbio
intorno al 1250 a fortificare il confine comunale orientale insieme a Scheggia.
Sigillo e Fossato di Vico, fecero invece parte del territorio del Comune
di Perugia che si garantiva, in tal modo, con la strada di valico,
l’accesso al mercato del sale dall’Adriatico. Di grande importanza
sono i reperti archeologici collegati alla Flaminia che sono conservati in
antiquarium ancora visibili nel loro insediamento monumentale originario
come il Pontespiano. I quattro comuni che compongono il Parco offrono
centri storici ricchi di mura e torri difensive, di chiese, di dipinti, di
raccolte fossili, di documenti archivistici rari. Nella parte più a nord
del territorio si trovano molte abbazie benedettine e camaldolesi di cui
le più importanti sono quella di Sant’Emiliano in Congiuntoli, di
Sitria a Isola Fossara e l’Eremo di San Girolamo a Pascelupo.
Percorrendo in auto la Via Flaminia si possono ammirare e visitare tutti i
centri storici più importanti, mentre attraverso le strade interne, che
si dipartono da Scheggia, si può accedere allo straordinario itinerario
costituito dalle abbazie. Per altre strade interne si accede alla zona di Val
di Ranco e agli insediamenti turistici ivi costruiti negli anni ’60. SPORT E TEMPO LIBERO BENI CULTURALI
Costacciaro:
la
chiesa di San Francesco (XIII sec.); il “Rivellino”, imponente Torrione
difensivo; la Torre civica del XIII sec.. Fossato
di Vico: la chiesa di S. Benedetto (sec. XIV); la “Piaggiola”
Sigillo:
palazzo comunale (nucleo originario del sec. XII); chiesa di S. Maria di
Scirca (sec. XII); Chiesa di S. Andrea (sec. XV). I ponti romani sulla Flaminia e sul torrente Scirca. CENTRI CULTURALI E MUSEICostacciaro:
museo delle Grotte e dell’ambiente Carsico
Archivio Storico dell’Università degli Uomini Originari (Tel.
075/9170106) Costacciaro,
Fossato di Vico e Sigillo: Centri di Educazione Ambientale. Fossato
di Vico: Museo Antropologico della Civiltà contadina Scheggia:
mostra della raccolta Archeologica (Tel. 075/9259722) Sigillo:
Centro Studi e Ricerche “Anzia Mercuri Brascugli” Presso
Villa Anita (Tel. 075/9177326) Per le
attività sportive: Costacciaro:
CENS (Centro Escursionistico Naturalistico Speleologico)
(Tel. 075/9170400 – 9170501) Pian delle Macinare: sci di fondo Scheggia:
piste riservate alla mountain-bike Sigillo:
“Università del
Volo libero”: scuola di deltaplano (Tel. 075/9177114)
C.A.I. – Rifugio Pian del Monte MONTE CUCCO: UNA CAVITA' TURISTICA DAL XVI SECOLO Nel territorio del Parco si possono praticare attività speleologica, sci di fondo, pesca sportiva, torrentismo, escursionismo su 120 Km di sentieristica. Volo libero sul Monte Cucco. MANIFESTAZIONI
E RICORRENZE
Costacciaro:
la festa de “Il Paninazzo” (prima domenica di Agosto)
La ricorrenza del “Beato Tommaso” (prima domenica di Settembre) Fossato
di Vico: la Processione e la rievocazione storica del Venerdì
Santo
La “Festa degli Statuti” (seconda settimana di Maggio) La Rassegna artistica, fotografica e pittorica (Luglio-Agosto) Il Mercatino dell’Antiquariato nel centro storico (Agosto) Scheggia:
la “Natività della Madonna” e la “Festa delle Bighe” (8
Settembre)
La festa del Maggio di Isola Fossara (Maggio-Giugno) Sigillo:
la “Rappresentazione del Corpus Domini” e le “Infiorate”
(venerdì Santo)
La festa del “Focaraccio” (9 Dicembre) La “Festa dei Quartieri” (Luglio) PIATTI TIPICI E PRODOTTI LOCALICucina: pasta tirata col mattarello, crescia, friccò, bigoli, passatelli, torta al formaggio Dolci: castagnole, maccheroni dolci, frappe. Produzione
locale: salumi, formaggi (il pecorino di “fossa”), legumi, funghi,
tartufo Artigianato: ceramica, rame e ferro battuto. INFORMAZIONI TURISTICHEUfficio
del Parco: Sigillo, c/o Villa Anita Tel. 075-9177025
Fax 075-9177326 Servizio
Turistico di Gubbio (PG)
Piazza
Oderisi, n. 6 Tel. 075-9220693 – 9220790 – Fax 075-9273409
CI
SI ARRIVA: IN
TRENO Stazione di Fossato di Vico – linea Roma-Ancona IN
AUTO Strada Statale Flaminia; nuova superstrada Perugia-Valfabbrica. Gubbio
dista 12 Km, Gualdo Tadino 6 Km, Perugia 42 km. La sede
(attuale) del Parco è a Sigillo – Villa Anita Per
ogni eventuale informazione: tel. 075-9179025 – fax 075-9177326
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